Mangiare bene evitando i grassi cattivi (come quelli saturi – presenti ad esempio in carni grasse e burro) non basta quando lo stress e’ in agguato: infatti uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry dimostra che se siamo stressati o abbiamo avuto una giornata difficile, svanisce l’effetto positivo del consumo di grassi buoni (insaturi, come quelli di semi e frutta secca, o quelli del pesce).
La ricerca e’ stata condotta presso la Ohio University da Jan Kiecolt-Glaser che spiega: questo e’ il primo studio che dimostra che lo stress puo’ cancellare gli effetti positivi sulla salute del consumo di grassi buoni.
Gli esperti hanno coinvolto un campione di donne e hanno servito loro due diete , una tipica americana con biscotti e salsa grassa o salsicce, l’altra ricca di olio di girasole e semi; i ricercatori erano all’oscuro di chi mangiava la colazione ‘pesante’ e ricca di grassi cattivi e chi quella sana ricca di semi e oli salutari.
Dopo il pasto tutte le donne sono state sottoposte a esami del sangue e dai risultati i ricercatori hanno intuito chi aveva mangiato ”pesante” e chi no. Le donne che avevano avuto la colazione sana ricca di grassi
insaturi presentavano valori del sangue migliori rispetto alle altre. Ma quando lo stress entra in scena, la situazione cambia.
Se il giorno precedente le donne avevano vissuto condizioni di stress (giornata difficile a lavoro o a casa), anche dopo la colazione sana i risultati dell’esame del sangue non lasciavano intravedere niente di buono.
In altri termini quando lo stress entra in gioco i valori ematici delle donne che avevano mangiato
i grassi saturi erano assolutamente indistinguibili da quelli delle altre che avevano consumato un pasto sano (valori elevati di quattro sostanze legate a infiammazione e rischio di placche sulle pareti dei vasi).
I risultati, conclude Kiecolt-Glaser, vanno letti pero’ come un ulteriore invito a mangiare bene, si’ da non farsi cogliere impreparati quando qualche fonte di stress si affaccia all’orizzonte