La microscopia confocale in vivo è una tecnica per immagini recentemente introdotta in dermatologia ed attualmente disponibile in pochi centri specializzati in Italia.
Si tratta di una metodica diagnostica non invasiva che può essere effettuata senza l’impiego di alcun mezzo di contrasto e che consente di valutare la pelle con una risoluzione cellulare, quasi come un esame istologico, permettendo delle biopsie cutanee “virtuali”. Il principio di funzionamento del microscopio confocale si basa sull’utilizzo di una sorgente luminosa a bassa potenza (un laser a diodi con una lunghezza d’onda di 830 nm) che “scannerizza” la lesione cutanea da studiare, producendo dettagliate immagini in bianco e nero su strati orizzontali, andando dalla parte più superficiale ossia l’epidermide fino ai tessuti del derma superficiale. Il contrasto delle immagini ottenute con il microscopico confocale è dovuto prevalentemente alla differenza nella riflettenza dei componenti tissutali e della melanina, ovvero del pigmento della pelle.
“L’esame al microscopio confocale è altamente specialistico – spiega la prof.ssa Ketty Peris, Direttore dell’UOC di Dermatologia del Policlinico Gemelli – e va a completare la valutazione clinica e l’esame in epiluminescenza in casi clinici particolari, che vengono selezionati dal dermatologo stesso al fine di migliorare l’accuratezza diagnostica e scegliere il trattamento più appropriato”.
La microscopia confocale fa parte del percorso diagnostico delle malattie cutanee oncologiche, anche se il suo campo di applicazione sta diventando sempre più vasto estendendosi alle lesioni infiammatorie.
La microscopia confocale viene quindi utilizzata nei casi difficili, nei quali la clinica e l’esame in epiluminescenza non permettano una diagnosi di certezza, aiutando nella diagnosi e nella gestione medica. Essa viene inoltre impiegata per la diagnosi precoce dei tumori della pelle (melanoma e tumori cutanei non-melanoma come cheratosi attiniche, carcinomi basocellulari e squamocellulari), di patologie cutanee infiammatorie e di patologie del cuoio capelluto come le alopecie.
La microscopia confocale viene, infine, utilizzata nel monitoraggio dei trattamenti medici e chirurgici dei tumori cutanei per valutare l’efficacia terapeutica e per effettuare il follow-up nel tempo al fine di individuare precocemente eventuali recidive. La tecnica è ripetibile, indolore, può essere effettuata in soggetti di qualsiasi età ed è priva di effetti collaterali.
Informazioni utili
L’ambulatorio di Microscopia confocale del Policlinico Gemelli di Roma
(Prof.ssa Ketty Peris – responsabile -, dott. Alessandro Di Stefani, dott.ssa Francesca Perino, dott.ssa Valeria Coco)
è attivo presso il reparto di Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma nei giorni di martedì e giovedì mattina dalle ore 8.30 alle ore 14.00.
La visita è prenotabile su indicazione dello specialista dermatologo