Censimento dallo spazio per gli orsi polari. Uno studio dell’Agenzia per la Sorveglianza geologica degli Stati Uniti (Usgs), coordinato da Sethe Stapleton e pubblicato sulla rivista Plos One, ha verificato che le stime ottenute con l’aiuto delle immagini dei satelliti sono simili a quelle ottenute con le osservazioni dagli aerei e possono essere un quindi valido strumento per controllare lo stato di salute di questi animali.
L’impatto del cambiamento climatico sull’Artico rappresenta infatti una minaccia per gli animali selvatici di quell’area. Per questo i ricercatori stanno cercando di sviluppare tecniche efficienti per seguire le popolazioni degli orsi polari, ma devono affrontare grandi sfide. Prima fra tuttela lontananza dei luoghi e le difficoltà logistiche per accedere alla fauna selvatica. Così hanno valutato le immagini satellitari ad alta risoluzione per seguire la distribuzione e l’abbondanza degli orsi polari su una piccola isola a Nord del Canada.
In particolare, hanno esaminato le immagini satellitari dell’isola con un’alta intensità di orsi, durante l’estate libera dai ghiacci, confrontandole con le rilevazioni aeree e terrestri raccolte in diverse date. Si è così visto che le stime sull’abbondanza di esemplari fatte con le immagini satellitari erano simili a quelle aeree fatte qualche giorno prima, corroborando il dato che le immagini satellitari possono essere uno strumento affidabile di monitoraggio degli orsi polari a terra, e che potrebbero essere applicate anche ad altri animali dell’Artico.