I reporter di guerra uccisi nel 2014 sono 84. I conflitti internazionali si moltiplicano e nelle aree di crisi giungono molti reporter, giornalisti accreditati dalle testate ma anche tanti freelance, tecnici, blogger e attivisti che lavorano come giornalisti. Il tema è stato trattato nel dettaglio durante i lavori del Premio Diritti Umani 2014, dedicato al gornalista di Radio Radicale , Antonio Russo, ucciso nel 2000 in Georgia.
Antimo Della Valle analizza nel dettaglio i numeri dei reporter di guerrra uccisi nel 2014
“Dall’inizio del 2014 fino a oggi 84 reporter uccisi, 53 giornalisti, 11 assistenti, 20 tra blogger e attivisti che lavorano da giornalisti – ha dichiarato nella sua relazione, Antimo Della Valle, direttore di Editorpress. Aggiungo 180 giornalisti imprigionati, 12 assistenti e 175 blogger. Ma l’anno scorso i numeri erano ugualmente drammatici. 138 reporter uccisi: 79 giornalisti, 4 assistenti, 55 blogger. Le guerre in Medio Oriente vengono raccontate, ma ci sono tanti conflitti nel mondo che sono ignorati perché i reportage non interessano all’opinione pubblica, sono costosi da sostenere in un momento di forte crisi dei giornali e si preferisce puntare sul gossip. E quindi nessuno racconta i conflitti in Africa o in altre parti del mondo. Quindi proprio per analizzare questo scenario entro ancora nel dettaglio dei numeri. Tra gli 84 reporter uccisi, vediamo dove.: Afghanistan – Bangladesh , Brasile , Colombia , Egitto, Guinea, India , Iraq , Libya, Messico , Pakistan , Palestina , Paraguai , Filippine, Repubblica Centro Africana , Russia , Somalia , Ucraina , Siria” .