Un documentario per raccontare le doti del Comandante partigiano Tribuno della brigata Garibaldi, Mario Modotti. Un film-documentario di grande qualità prodotto e diretto dal regista friulano Roberto Mario Cuello, con Joker Image di Udine.
Ricostruzione rigorosa della vita di Mario Modotti tra racconti di esperti, documenti inediti che restituiscono un ritratto di un vero leader.
Mario Modotti “Tribuno” nasce a Udine nel 1912. Agli inizi degli anni ’30 comincia a lavorare, come operaio prima e impiegato dopo, ai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale fa parte del movimento operaio clandestino antifascista dei cantieri, immediatamente dopo l’8 settembre del 1943 decide di combattere contro il nazifascismo e contribuisce attivamente alla creazione del movimento partigiano nel Friuli Venezia Giulia, di conseguenza della Resistenza italiana.
Diventa comandante della brigata “Garibaldi”
Le sue qualità di leader lo portano a diventare subito il Comandante, nel Collio cormonese, della nascente brigata “Garibaldi”. Successivamente nell’agosto del 1944 “Tribuno” organizza assieme a Pietro Maset, “Maso”, nella Valcellina, la Brigata unificata “Ipolito Nievo A” di cui ne diventa il Comandante. Sarà nel febbraio del 1945, di passaggio a Bicinicco e diretto a Monfalcone, che dietro delazione “Tribuno” verrà catturato e tradotto nelle famigerate celle di tortura della Caserma Piave di Palmanova.
Condannato a morte e fucilato ad Udine
In seguito verrà trasferito nel carcere in via Spalato a Udine, dove trascorrerà gli ultimi giorni della sua vita, un tribunale tedesco lo processerà e condannerà a morte, ad aprile e a pochi giorni dalla liberazione di Udine, il giorno 9, verrà fucilato assieme ad altri 28 patrioti. Alla sua memoria venne conferita la Medaglia d’Argento al Valore Militare.