Un vino piemontese e due toscani. Si tratta del Brunello Riserva di Biondi Santi, del Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno e del Masseto, Merlot in purezza di Bolgheri.
Sono questi i primi tre vini nella nuova classificazione dei Grand Cru d’Italia 2016, che riguarda le 30 etichette italiane piu’ ricercate ed apprezzate da collezionisti e investitori di tutto il mondo. Si tratta di bottiglie da collezione e investimento che possono facilmente superare i 300 euro sul mercato delle aste ed oltre 1000 euro nelle carte dei ristoranti. A stilarla e’ la Gelardini & Romani Wine Auction, prima casa d’asta d’Italia specializzata in vino.
La casa d’asta ha anche organizzato a Roma una serata di Gala con Asta di Grand Cru d’Italia, il cui ricavato sara’ devoluto per l’acquisto di un pulmino per il trasporto degli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice.
“Tra i vini top, la migliore performance e’ stata registrata dal Masseto, che ha avuto una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione del 5%, mentre il Monfortino, che nel periodo precedente (dal 2013 al 2015) aveva fatto segnare una rivalutazione media del 7%, e’ cresciuto di un ulteriore 2% nell’ultimo anno.
Nell’ultimo anno ha invece perso qualcosa (-4,5%) il Brunello Riserva Biondi Santi”, ha detto Raimondo Romani, della Gelardini & Romani Wine Auction.
Nella Seconda Fascia dei vini classificati (fra 200 e 300 euro) si segnala il rientro in Classifica del Redigaffi, Merlot in purezza di Tua Rita, vino che per mancanza di aggiudicazioni era stato sospeso nell’edizione 2015. Continua poi il trend positivo (+5% nell’ultimo anno) del Barbaresco Riserva di Bruno Giacosa che tra il 2013 ed il 2015 aveva gia’ fatto registrare una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione +31%, risultato che lo aveva portato a scalare dalla terza fascia alla seconda.
Scalano alla Terza Fascia (fra 150 e 200 euro) dalla Quarta (fra 100 ed 150 euro), sia il Fiorano Rosso Boncompagni Ludovisi sia il Barolo Riserva Granbusssia di Aldo Conterno.