La massima medica generalmente accettata secondo cui livelli elevati di Hdl (il cosiddetto
colesterolo ‘buono’) siano positivi per la salute, o comunque non preoccupanti, viene rovesciata da uno studio internazionale condotto da ricercatori dell’Università della Pennsylvania (Usa). Nel lavoro pubblicato sulla rivista ‘Science’, gli studiosi mostrano infatti che quando l’Hdl-C è alto per cause genetiche pu effettivamente essere negativo: una specifica mutazione di un gene che codifica una proteina-recettore cellulare che si lega al Hdl può infatti impedire che il recettore funzioni a dovere, turbando così il funzionamento della sintesi proteica. E provocando un aumento del rischio di malattia coronarica, dunque, anche in presenza di elevati livelli di colesterolo ‘buono’.