(150703) -- BEIJING, July 3, 2015 (Xinhua) -- Photo taken on June 13, 2015 shows the Xingwang deep-sea semi-submersible drilling platform at Liwan3-2 gasfield in the South China Sea, south China. China's largest offshore oil and gas producer CNOOC Ltd. announced on July 3, 2015 that its Xingwang deep-sea semi-submersible drilling platform has started drilling at 1,300 meters underwater level in Liwan 3-2 gas field in the South China Sea. (Xinhua/Zhao Liang) (lfj) - Infophoto
Il Consiglio dei ministri, il 10 febbraio scorso, ha approvato il decreto per l’indizione del referendum popolare per l’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine, abbiano durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. La consultazione si terrà oggi dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede comincerà questa sera alla chiusura dei seggi.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei Deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, il cosiddetto quorum, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi (50 per cento degli iscritti al voto su base nazionale pù un elettore)
Si vota solo oggi, 17 aprile 2016, dalle 7 alle 23.
Si vota per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, limitatamente alle seguenti parole:”per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. Questa norma permette la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi o di gas naturale nel territorio nazionale compresi i mari entro le dodici miglia dalla costa. Chi vuole l’abrogazione di questa possibilità deve votare “Si”, chi non vuole abrogarla deve votare “No”.
Possono votare tutti i cittadini italiani e che hanno compiuto il 18mo anno di età alla data di oggi. Grazie alle modifiche introdotte con legge 6 maggio 2015, n. 52 alla legge sul voto all’estero (459/2001), per la prima volta anche gli italiani temporaneamente all’estero potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari.
Per votare l’elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale. Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale.
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