“La prevenzione e’ sempre lo strumento piu’ efficace per combattere l’insorgere di vecchie malattie che l’abbassamento del numero di vaccinazioni ha riportato in vita. Ed e’ una misura che, di conseguenza, determina anche un forte risparmio per il sistema sanitario
nazionale”.
E’ quanto emerso a Rende in occasione di un incontro sul tema “Vaccinazioni, dubbi e risposte. Un aiuto tra vere e false informazioni” promosso dall’Associazione Infanzia Adolescenza “Gianni Rodari“. “Occorre – ha detto Monica Zinno, presidente dell’associazione – sfatare luoghi comuni e false credenze di chi e’ poco informato e diventa, spesso in maniera del tutto inconsapevole, divulgatore sui social network di campagne contro la vaccinazione.
Nel mondo ogni giorno i vaccini salvano 7200 vite, una ogni 5 secondi. Troppo spesso i genitori si affidano al Web. E lo fanno con fretta e approssimazione”.
“Sulla rete – ha sostenuto Rodolfo Gualtieri, responsabile medico della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Cosenza – scrive chiunque e troppo spesso senza cognizione di causa. Non ci sono controlli sulla veridicita’.
La scienza e’ invece altro. Gli studi singoli vanno sempre confrontati con gli
altri. Nei paesi occidentali la mortalita’ infantile e’ crollata negli ultimi 70 anni. Il vaccino mette in contatto l’organismo
con il germe che sviluppa la malattia. Sviluppa la risposta del sistema immunitario senza la malattia. Stanno ritornando malattie come la pertosse trasmessa dagli adulti ai bambini. E
possono insorgere conseguenze gravi come l’encefalopatia.
Il calendario vaccinale e’ su base epidemiologica non su base clinica. Il vaccino puo’ essere somministrato a una persona da quando nasce fino ad eta’ adulta”.
“Il Web e’ un vaso di Pandora – ha sottolineato Franca Aloia, medico del centro vaccinale di Castrovillari – di notizie prive di attendibilita’. Il vaccino, come tutti i farmaci, non e’ sicuro al 100%, ma e’ quello piu’ sperimentato e controllato.
Somministrare il vaccino del morbillo oggi significa avere la copertura per sempre. Il ceppo del virus e’ sempre lo stesso. In Calabria il vaccino contro il Meningococco B e‘ previsto entro il primo anno di vita nel calendario regionale. Per quanto riguarda la meningite abbiamo le armi contro tutti i batteri. I vaccini stimolano la memoria immunologica”