Unicredit e i sindacati hanno firmato questa mattina, dopo una no stop notturna al culmine di giorni di trattative, l’accordo sui 3900 esuberi previsti dal piano. L’intesa prevede la volontarieta’ delle uscite che saranno
incentivate e, in cambio, 1300 assunzioni.
Previsti anche il turnover nel rapporto di un assunzione ogni tre uscite e la stabilizzazione di 600 contratti di apprendistato.
In particolare i 3900 esuberi, aggiuntivi alle 6mila uscite gia’ stabilite in precedenza, sono la conseguenza della volonta’ dei vertici del gruppo di chiudere oltre 800 filiali nell’ambito del piano industriale di rilancio (che prevede anche ul maxi aumento di 13 milairdi di euro).
Una richiesta che aveva trovato la contrarieta’ dei sindacati, preoccupati che il mancato turnover provocasse problemi di operativita’ delle filiali e critici sul fatto che a fronte delle perdite emerse in estate (che hanno spinto a varare il maxi aumento) ci fossero ricadute cosi’ pesanti sui dipendenti. Ora
l’accordo prevede appunto l’assoluta’ volontarieta’ delle uscite e un meccanismo di turnover.
Inoltre secondo i sindacati nell’orizzonte triennale del piano e’ stata data garanzia che non
si procedera’ a nuovi esuberi o piani di uscita. E’ stato raggiunto anche un accordo suli inquadramenti, sulla cassa
sanitaria e sul premio 2016 che sara’ corrisposto per 600 euro in contanti e 800 sotto forma di welfare.
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