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La Corea  del Nord lancia missile balistico che sorvola il Giappone. Dura reazione di Tokio

Un nuovo missile balistico lanciato dalla Corea del Nord ha sorvolato il territorio giapponese: lo hanno reso noto le forze armate sudcoreane e le autorità nipponiche, e il Pentagono ha confermato attraverso il portavoce, colonnello Rob Manning, il quale ha specificato che il lancio, attorno alle 22.30 ora italiana, è avvenuto “senza rappresentare alcuna minaccia per gli Stati Uniti”.

Il Giappone, da parte sua, adotterà “ogni misura necessaria” per garantire la sicurezza della propria popolazione, ha dichiarato il premier giapponese Shinzo Abe Abe ha definito il nuovo test missilistico di Pyongyang “una minaccia grave e senza precedenti” che “danneggia seriamente la pace e la sicurezza della regione”.

Intanto, il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite si riunirà questo pomeriggio per discutere il test missilistico nordcoreano, su richiesta di Giappone e Stati Uniti, come hanno reso noto fonti diplomatiche.

Il lancio arriva pochi giorni dopo il test di lancio di tre missili a corto raggio da parte di Pyongyang, ma rappresenta una nuova escalation da parte nordcoreana. I due precedenti lanci di missili balistici intercontinentali effettuati il mese scorso infatti infatti hanno evitato di sorvolare il territorio giapponese, come peraltro sarebbe necessario se Pyongyang tenesse fede alla sua minaccia di colpire l’isola statunitense di Guam.

Tokyo già in passato ha risposto minacciando di abbattere eventuali missili nordcoreani che violassero il proprio spazio aereo: le forze di difesa giapponesi hanno dispiegato il sistema di difesa antimissilistico Patriot, oltre ad un incrociatore antimissile Aegis.
13 agosto 2017 |Corea del Nord, alta tensione tra Washington e Pyongyang

Non accenna ad allentarsi l’alta tensione tra Washington e Pyongyang. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha ribadito oggi che gli Usa sono pronti a prendere, se necessario, “misure militari” contro la Corea del Nord, in una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron.

L’ha riferito la Casa bianca in un comunicato. “Gli Stati uniti con i loro alleati sono pronti a mettere in campo una gamma completa di misure diplomatiche, economiche e militari” per mettere fine alla minaccia nucleare nordcoreana, ha spiegato la Casa bianca in un comunicato. “I presidenti Trump e Macron – continua – si sono impegnati a lavorare assieme, con i loro alleati, per applicare le sanzioni delle Nazioni unite e arrivare alla denuclearizzazione della Corea del Nord”.
La Corea del Nord minaccia di attaccare l’isola di Guam, base militare Usa

La Corea del Nord lancia nuove incendiarie dichiarazioni: l’ultima, la notizia di un piano dettagliato per attaccare la piccola isola di Guam, che ospita una base militare Usa, da far scattare entro pochi giorni, sempre che il leader nordcoreano Kim Jong-un lo approvi.

Una provocazione accompagnata da parole di scherno nei confronti del presidente americano Donald Trump, definito da un generale nordcoreano un “fuori di testa”.

“Dobbiamo comprendere che anche se parliamo di uno scenario da una possibilità su un milione, dobbiamo essere pronti alla prospettiva che Guam si confermi quello che è da decenni, un territorio americano con asset strategici in una regione molto dinamica”, ha detto il governatore Calvo, “siamo pronti per ogni eventualità, più di quanto lo sia qualsiasi altra comunità americana”.

Il governatore dell’isola non ha elaborato sui piani di difesa, ma a Guam ci sono installazioni militari Usa armate, in particolare con sofisticati sistemi missilistici di tipo Thaad, che possono distruggere missili di raggio breve, medio e intermedio. L’agenzia ufficiale nordcoreana ha diffuso alcuni dettagli del piano militare che dovrebbe essere sottoposto a Kim: 12 missili di tipo Hwasong-12 volerebbero sopra il Giappone per arrivare nelle acque del Pacifico subito al largo di Guam, a 30 chilometri dall’Isola
Il governatore di Guam ha dichiarato oggi che il territorio americano nel Pacifico occidentale è “bene attrezzato” per contrastare un eventuale attacco dalla Corea del Nord, anche grazie a robuste infrastrutture che hanno resistito a terremoti e tifoni e resisteranno anche se Pyongyang dovesse trasformare le sue minacce in azioni concrete
8 agosto 2017 | La Corea del Nord minaccia vendetta contro gli Usa dopo sanzioni Onu.

La Corea del Nord minaccia una vendetta “mille volte” più dura contro gli Usa dopo l’approvazione delle nuove sanzioni votate all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza Onu, quindi anche dalla Cina e dalla Russia, i principali Paesi ‘protettori’ di Pyongyang.

Il regime nordcoreano ha reagito inasprendo ulteriormente i toni e dichiarando impossibile qualsiasi tavolo negoziale finché gli Usa continueranno con le loro minacce, respingendo, in pratica, un accenno a una possibile apertura a trattative fatto dal segretario di Stato Usa Rex Tillerson.

“Il migliore segnale che possa arrivare dal Nord riguardo possibili colloqui sarebbe l’interruzione di questi lanci missilistici”, ha detto il capo della diplomazia americana, secondo il Washington Post.

Suggerimento respinto. “Siamo pronti a rispondere con azioni di portata di gran lunga maggiore in modo che gli Usa paghino un alto prezzo per i loro crimini contro il nostro Paese e il nostro popolo”, ha ammonito Pyongyang tramite l’agenzia ufficiale Korean Central News Agency.

Nella dichiarazione le sanzioni vengono denunciate come “violenta violazione” della sovranità nordcoreana. “Non metteremo il nostro deterrente nucleare di autodifesa sul tavolo delle trattative” in un momento in cui affrontiamo le minacce degli Stati uniti, afferma Pyongyang, “e non faremo mai un solo passo indietro dal rafforzare la nostra potenza nucleare”.

Toni retorici a parte, le nuove misure votate dal Consiglio di Sicurezza Onu proibiscono alla Cina, alla Russia ed altri Paesi che hanno buoni rapporti con la Corea del Nord di utilizzare forza lavoro nordcoreana, cancellando in pratica una importante voce di bilancio per il piccolo Paese comunista, quello delle rimesse dei lavoratori all’estero.

Vengono inoltre vietate le joint ventures e qualsiasi nuovo investimento in partnership già esistenti. Nikki Haley, rappresentante Usa presso l’Onu, ha descritto le sanzioni come “il pacchetto più ampio mai adottato” nei confronti della Corea del Nord.

Per le casse nordcoreane, potrebbe significare mancati incassi per un miliardo di dollari l’anno. E mentre Pyongyang se la prende con gli Usa, la notizia peggiore arriva dalla Cina, principale cliente e fornitore della Corea del Nord, che ha votato a favore delle nuove sanzioni e ha precisato che le applicherà “al 100%” .
25 luglio 2017 | La Corea del Nord prepara un altro test missilistico. 

Secondo indiscrezioni rilanciate dai media sudcoreani e americani la Corea del Nord sta preparando un altro test missilistico che coinciderà con il 64esimo anniversario della fine della guerra di Corea che cade il 27 luglio, a poche settimane dal lancio effettuato con successo di un missile balistico intercontinentale che secondo gli esperti potrebbe raggiungere l’Alaska.

I media citano fonti dell’intelligence e dell’esercito secondo cui alcuni mezzi che trasportano equipaggiamenti per il lancio sono stati avvistati in fase di movimento. Il test, secondo le stesse fonti, potrebbe riguardare nuovamente un missile balistico intercontinentale.
5 luglio 2017| Corea del Nord, Usa risponde con test missilistici sulla costa orientale

All’indomani del primo test di un missile balistico intercontinentale (ICBM) da parte della Corea del Nord, Stati Uniti e Corea del Sud hanno condotto un esercizio congiunto balistico. Così l’esercito Usa.

I test sono stati condotti sulla costa orientale della Corea del Sud, dove sono stati fatti finire in mare missili e razzi. L’esercito americano, che ha filmato i lanci, ha definito questa una risposta al comportamento “destabilizzante e illegale” della Corea del Nord.

Dal canto suo il leader nordcoreano Kim Jong-un anticipa altri “pacchi regalo diretti di agli Stati Uniti” mentre i media ufficiali del suo paese assicurano che il missile lanciato ieri è in grado di trasportare “testate nucleari di grandi dimensioni e pesanti”. L’ICBM testato ieri è stato un “regalo” per gli americani che festeggiavano l’Indipendenza, ha detto il leader nordcoreano citato dall’agenzia KCNA.

Gli Usa hanno confermato poche ore dopo il lancio che quello lanciato da Pyongyang era effettivamente un missile intercontinentale. Il Comando americano del Pacifico ha dichiarato in un comunicato di aver “rilevato e rintracciato” un razzo nordcoreano, un ICBM a due stadi, per 37 minuti prima che finisse nel mar del Giappone. Poi la parziale rettifica dei funzionari americani: è stato lanciato un ICBM a due stadi.

Gli Stati Uniti hanno inoltre chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che si terrà alle tre di questo pomeriggio (ora locale), rende noto l’agenzia di stampa russa Interfax.

La Corea del Nord ha aumentato il suo programma nucleare nel corso dello scorso anno e ha lanciato ben sei missili dal momento in cui il presidente sudcoreano Moon Jae In è entrato in carica il 10 maggio.

Il presidente Usa Trump, il premier giapponese Abe e Moon discuteranno della Corea del Nord ai margini del vertice del G20 di questa settimana, mentre Trump dovrebbe incontrare separatamente il presidente cinese Xi.

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