Le forze arabo-curde sostenute dalla coalizione internazionale a guida Usa sono state impegnate oggi in violenti combattimenti per cacciare i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) da un’altura a nord di Raqqa, in Siria.
Un alto funzionario delle Forze democratiche siriane ha dichiarato alla France presse che la coalizione internazionale sta sostenendo i combattenti non solo con la fornitura di armi, ma anche con forze sul terreno.
L’offensiva per riconquistare Raqqa è stata lanciata il 5 novembre scorso; ad oggi le forze arabo-curde hanno circondato il villaggio di Tal Saman, situato a 25 chilometri dalla città. Ma
“gli scontri infuriano anche dentro Tal Saman tra le nostre forze e quelle di Daesh (acronimo arabo di Isis)”, ha detto alla France presse il comandante Farhad Kurdistan, al suo rietro dal fronte.
“Da giovedi, i jihadisti hanno mandato tre autobomba. Le nostre forze sono riuscite a farle saltare in aria – ha raccontato – le nostre forze stanno usando armi pesanti perchè il Daesh sta opponendo una dura resistenza. Il villaggio è strategico sia per noi che per loro”.
Tal Saman permette di vedere il paesaggio desertico e i villaggi nei pressi di Raqqa, capitale siriana dell’autoproclamato califfato. “Daesh sta resistendo perchè Tal Saman è su un’altura da cui si possono vedere i villaggi”, ha confermato un altro
funzionario sotto anonimato.
Da parte sua un consigliere del comando generale delle forze arabo-curde, Nasser Hajj Mansour, ha precisato il sostegno
garantito dalla coalizione internazionale: “La coalizione ci stava già sostenendo nell’offensiva a Raqqa con forniture di
armi, attrezzature, il trasporto di truppe, veicoli blindati, munizioni. Ma ultimamente, le consegne (…) sono aumentate, sia in termini di quantità che di qualità”.
Senza entrare nel dettaglio, ha quindi confidato che “gli interventi delle forze della coalizione non si limitano a consulenze e coordinamento,
sono direttamente coinvolte in operazioni sul terreno”.
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