Il regime siriano di Bashar al Assad ha lanciato oggi un’operazione militare per conquistare la citta’ di Daraia, enclave dell’opposizione nella provincia di Damasco. Secondo quanto riferiscono fontilocali, l’esercito di Assad ha iniziato oggi le manovre per assaltare la citta’ dopo che per due giorni aveva impedito ad un convoglio della Croce Rossa di entrare per portare aiuti.
L’operazione e’ iniziata con degli elicotteri di ricognizione dell’esercito regolare che hanno sorvolato la
citta’ seguiti da un bombardamento a colpi di mortaio. I ribelli hanno risposto distruggendo un carro armato delle forze di Assad. Nei giorni scorsi il regime ha deciso di porre fine alla tregua istituita nella zona ammassando truppe e uomini con armi pesanti intorno a Daraia per iniziare l’assalto alla cittadina, che dista solo 8 chilometri da Damasco.
Autobomba nella citta’ curda di Qamishli, 2 morti
E’ di due morti il bilancio di una forte esplosione avvenuta oggi nella citta’ di Qamishli, nel nord-est della Siria. Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva “al Jazeera”, un’autobomba e’ esplosa nella citta’ controllata dalle milizie curde siriane. Al momento nessuno ha rivendicato l’attacco ma si ritiene che sia opera dello Stato islamico.
Isis ospedale e universita’ Deir Ezzor, almeno 20 morti
I miliziani dello Stato islamico hanno attaccato oggi alcune zone della citta’ di Deir Ezzor, nel nord della Siria, ingaggiando violenti scontri con le truppe del regime di Bashar al Assad. Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, nell’attacco il gruppo jihadista ha preso il controllo dell’ospedale e della cittadella universitaria oltre che di alcuni magazzini di grano. Nell’attacco all’ospedale sono morti 20 soldati del regime di Assad.
I miliziani dell’Isis hanno preso in ostaggio i medici dell’ospedale, ha aggiunto la ong. L’Isis controlla oggi il 60% di Deir Ezzor, inclusi il centro e il nord della citta’ siriana, mentre ne assedia il sud, dove si trova una base aerea, e l’est, in cui vivono 200.000 persone.
Inoltre, dall’inizio dell’anno i miliziani hanno ripetutamente attaccato diversi quartieri.