Almeno 42 persone sono morte e decine
altre sono rimaste ferite oggi in raid aerei su una moschea nel nord della Siria. L’ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
“I raid da parte di aerei non identificato hanno avuto come obiettivo una moschea nella provincia di Aleppo durante le preghiere del pomeriggio, uccidendo 42 persone, per lo più
civili”, ha riferito il capo dell’osservatorio “Più di 100 persone sono rimaste ferite”.
Le Forze armate americane ammettono
di aver ucciso numerosi estremisti in un raid condotto ieri in Siria, ma negano di aver colpito una moschea, uccidendo, come denunciato dagli attivisti, 42 persone.
Citato dal New York Times, il portavoce
del Comando centrale americano, John J Thomas ha detto: “Non abbiamo colpito alcuna moschea. Quello che dovevamo colpire è stato distrutto. C’è una moschea a 15 metri dall’edificio che è ancora in piedi”.
Thomas ha tuttavia precisato che è stata avviata un’indagine per determinare se qualche civile sia rimasto ucciso o ferito nel raid che aveva come obiettivo una riunione di militanti di al Qaeda nella
provincia di Idlib.
Secondo quanto denunciato dall’Osservatorio per i diritti umani,
caccia americani avrebbero bombardato una moschea nel villaggio di al Jinneh, a ovest di Aleppo, provocando la morte di 42 persone, fedeli riuniti per le preghiere della sera.
Secondo l’Idlib Press Center, le vittime sarebbero in realtà almeno 50 e alcune immagini di corpi vicino alla moschea sono state postate online.