Sono stati uccisi più di 600 civili a Ghouta Est dall’inizio dell’offensiva lanciata lo scorso 18 febbraio dal regime siriano.
Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede a Londra che conta su una estesa rete di attivisti in tutto il Paese.
Secondo l’ong, 147 dei 601 civili uccisi, per lo più in attacchi aerei, sono bambini.
L’aumento delle vittime è in parte dovuto alla ritrovamento di corpi rimasti intrappolati tra le macerie di edifici distrutti grazie ai soccorritori che hanno approfittato di una “pausa umanitaria” mediata dalla Russia per cercare i sopravvissuti.
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