Lo Stato Islamico (Is) ha giustiziato 12 foreign fighters ‘colpevoli’ di aver disertato il fronte della battaglia a Raqqa, la capitale siriana del califfato. Lo ha riferito ad ‘Ara News’ l’attivista locale Ibrahim al-Raqawi,
aggiungendo che i miliziani sono stati decapitati davanti a centinaia di persone nel centro della città dopo essersi allontanati dalle loro postazioni senza permesso.
Il tribunale della sharia ha sostenuto l’esecuzione, descrivendo i miliziani come “traditori” che hanno rifiutato di “servire il califfato”. Lo Stato Islamico non è nuovo a questo tipo di provvedimenti, già adottati precedentemente in Siria e in Iraq.