Per la prima volta dall’inizio dell’intervento in Siria, l’Aviazione russa ha bombardato diversi obiettivi jihadisti a e intorno al-Bab, una trentina di chilometri a nord-est di Aleppo, tra le principali roccheforti
dello Stato Islamico nel Paese che e’ peraltro circondata da giorni dalle truppe di Ankara e dai ribelli del Libero Esercito
Siriano: lo ha riferito l’agenzia di stampa turca ‘Dogan’, citando fonti militari riservate.
I raid, condotti la notte scorsa, sembrano essere un frutto ‘collaterale’ della rinnovata intesa tra Russia e Turchia, la cui mediazione congiunta ha in
primo luogo condotto alla firma di un accordo di cessate-il-fuoco tra il regime di Bashar al-Assad e le fazioni principali dell’opposizione, finalizzato all’avvio di colloqui di pace. I due Paesi ne saranno i garanti, ciascuno per la parte che appoggia.
Al pari degli ex qaedisti di Jabhat Fateh al-Sham, gia’ Fronte al-Nusra, l’Isis e’ comunque escluso dalla
tregua. L’offensiva turca su al-Bab, scattata il 10 dicembre scorso, rientra nell’ambito dell’operazione nota come ‘Scudo dell’Eufrate’, in corso dallo scorso agosto e avente quale obiettivo la cacciata degli uomini del califfato nero dalle aree a nord di Aleppo.
In un primo momento era parsa immediata la capitolazione dei jihadisti, che poi hanno pero’ reagito mantenendo tuttora il sostanziale controllo della citta’.
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