Non è ancora ufficializzata la data, ma il luogo c’è già: la capitale del Kazakistan, Astana. Sarà là che esponenti militari di Russia, Iran e Turchia si presenteranno
come “garanti” del cessate il fuoco in Siria. Intanto il Kazakistan si è già detto pronto a fornire una piattaforma per i
colloqui di Astana, secondo il ministro degli Esteri della Repubblica Erlan Idrissov.
In precedenza, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che era d’accordo con il leader turco Recep Tayyip Erdogan per continuare il processo di negoziati di pace ad Astana.
Secondo lui, la nuova piattaforma è in grado di integrare i colloqui di
Ginevra. Il presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, durante una conversazione telefonica con Putin ed Erdogan ha sostenuto questa iniziativa e ha annunciato la sua disponibilità a fornire una piattaforma per tali colloqui nella capitale kazaka.
Secondo quanto dichiarano fonti diplomatiche a RIA Novosti “ai colloqui di Astana si parlerà di un cessate il fuoco” anche perchè “i colloqui saranno dedicati a questo argomento” e vi
parteciperà l’opposizione siriana nei colloqui parteciperanno “i garanti, noi compresi, iraniani, e, soprattutto, i rappresentanti dell’esercito siriano”. Il formato, comunque vedrà esponenti della Difesa delle parti coinvolte.
La scorsa settimana a Mosca, il ministro degli Esteri russo, l’Iran e la Turchia hanno discusso la situazione in Siria, compresa Aleppo. Dopo i colloqui, i rispettivi ministri della Difesa hanno notato l’importanza di espandere le discussioni sul cessate il fuoco in Siria, così come la volontà di “diventare garanti” del futuro accordo tra Damasco e l’opposizione.
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