La città siriana di Aleppo è stata nuovamente colpita da un attacco chimico, probabilmente a base di cloro, che se confermato costituirebbe un crimine di guerra oltre che un allarmante segnale dell’intensificato uso, da parte del governo siriano, delle armi chimiche contro la popolazione civile.
L’ attacco, avvenuto ad al-Zibdiye, un quartiere controllato dai gruppi armati che si oppongono al governo di Damasco, è il terzo portato a termine nel giro di due settimane nel nord della Siria.
Le persone morte sono almeno quattro. Amnesty International ha avuto conferma del ricovero di almeno 60 persone, tra cui 40 bambini, con sintomi caratteristici di un attacco col cloro.
Un medico di Aleppo ha riferito ad Amnesty International che tutti i ricoverati presentavano gli stessi sintomi (difficoltà di respirazione e tosse) e che l’odore di cloro sui loro vestiti era evidente.
Secondo il medico, se gli attacchi proseguiranno le scorte di medicinali sono destinate a esaurirsi rapidamente.
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