Tra i premiati Hans-Ulrich Thamer, Andrea Carandini, Carlo Greppi, Giovanni Grasso, Pier Luigi Battista e l’immunologo Guido Silvestri. La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma il 6 marzo presso la Sala Giuseppe Verdi dell’Albergo Quirinale in Roma
ROMA – Nel corso di una cerimonia che si è svolta a Roma presso la Sala Giuseppe Verdi dell’Albergo Quirinale sono stati assegnati i riconoscimenti della dodicesima edizione del Premio FiuggiStoria 2021.
Il Premio è promosso dalla Fondazione “Giuseppe Levi-Pelloni” in collaborazione con il Comune di Fiuggi e con i patrocini della Presidenza di Senato e Camera dei deputati, del Foreign Trade Institute, dell’Accademia Leonina e della Fondazione Francesco Raponi.
Questa XII edizione è stata dedicata al medico, scrittore e presidente emerito dell’Ucei Amos Luzzatto scomparso nel settembre del 2020 nel ricordo di Samuel Meghnagi.Giunto alla dodicesima edizione il Premio, pensato e voluto dallo storico Piero Melograni, oltre le canoniche sezioni dedicate alla saggistica, alle biografie, al romanzo storico e alla diaristica, contempla da quattro anni anche il FiuggiStoria Europa, rivolto al lavoro di ricerca svolto da storici non italiani che hanno incentrato i loro studi e loro attività pubblicistica alla Storia italiana ed europea.
Il riconoscimento è andato allo storico tedesco Hans-Ulrich Thamer biografo di Hitler e pubblicato in Italia dall’Editore Carocci. Ha ritirato il premio il direttore editoriale della Carocci Gianluca Mori.
La sezione FiuggiStoriaScienza, che vide vincitore nel 2019 Federico Faggin, l’uomo che a partire dall’inizio degli anni ’70 quando, appena sbarcato nella Silicon Valley proveniente dalla campagna vicentina, inventò il primo microprocessore, è toccato quest’anno all’immunologo Guido Silvestri.Carlo Greppi con “Il buon tedesco” (Laterza) è il vincitore della dodicesima edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica.
Per la sezione biografie il riconoscimento è andato a Sergio Luzzatto per “Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa” (Einaudi) e a Guido Pescosolido per “Rosario Romeo. Uno storico liberaldemocratico” (Laterza)
A Giovanni Grasso per “Icaro, il volo su Roma” (Rizzoli) e a Angelo Floramo per “Come papaveri rossi” (Bottega Errante) il premio per la sezione romanzo storico.Ai libri “La casa di Roma” di Pier Luigi Battista (La Nave di Teseo) e “L’ultimo della classe” (Rizzoli) di Andrea Carandini il riconoscimento per la sezione Diari, Epistolari & Memorie.
Il riconoscimento per la sezione Multimedia al Gruppo fb Roma Città Aperta.La sezione FiuggiStoria-Gian Gaspare Napolitano-Inviato Speciale a Giancarlo Tartaglia per “Ritorna la libertà di stampa”
Con il FiuggiStoriaSport si è pensato di dare risalto allo sport soprattutto per il ruolo chiave che ha sempre rivestito nella storia del Novecento come efficace linguaggio universale e con il potere unico di suscitare grandi emozioni. Il riconoscimento è stato assegnato allo scrittore Sandro Bonvissuto, autore del libro La gioia fa parecchio rumore (Einaudi), un romanzo autobiografico incentrato sull’amore di un ragazzino per la propria squadra del cuore (la Roma). Il calcio offre all’autore una chiave di lettura – in quanto linguaggio universale – a un romanzo di formazione di rara bellezza scritto con uno stile fresco e originale. Un’opera molto apprezzata da critica e pubblico e che può essere accostata alla migliore tradizione della narrativa sportiva, quella che annovera tra i massimi rappresentanti autori del calibro di Osvaldo Soriano e di Nick Hornby.
Menzioni speciali a “La lingua neutrale” (Kellermann) di Camilla Peruch, “La mia casa è altrove” (Bottega Errante) di Federica Marzi e al direttore della rivista Historica Massimo Magliaro.
L’opera premio di questa edizione è stata realizzata dallo scenografo Pino Ambrosetti.