Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione che chiede a Israele di fermare le sue attività di colonizzazione nei Territori palestinesi e a Gerusalemme Est.
Per la prima volta gli Stati Uniti non hanno posto il loro veto a una risoluzione di questo genere e si sono astenuti. La risoluzione è passata con 14 voti a favore sui 15 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Un applauso ha accompagnato l’adozione del testo. La bozza era stata presentata da Nuova Zelanda, Malaysia, Senegal e Venezuela,
intervenuti dopo che l’Egitto, dietro pressione del presidente eletto Usa, Donald Trump, aveva ritirato la bozza.
“Gli Stati Uniti – ha spiegato Samantha Jane Power, ambasciatrice americana al Palazzo di vetro – non approvano ogni
parola di questa risoluzione, per questo non abbiamo votato a favore”, ma Washington, rompendo con un passato fatto di veti, si è astenuta “per non intaccare la soluzione che abbiamo sempre sostenuto (per Israele e Palestina): una soluzione dei due
Stati”. Power ha spiegato che gli Usa non hanno appoggiato la risoluzione “perché è concentrata sulle colonie. Lasciatemi
essere chiara: anche se ogni insediamento fosse smantellato domani, la pace non sarebbe raggiungibile”.
L’amministrazione Obama ha rivolto così un chiaro segnale di frustrazione verso un Paese, Israele, le cui politiche sono viste dal 44esimo presidente Usa come non costruttive per un processo di pace che è fallito due volte nel corso del suo mandato.
“Gli Stati Uniti hanno abbandonato Israele, il suo unico alleato in Medio Oriente“, ha commentato il ministro israeliano Yuval Steinitz subito dopo il voto a Channel 2 News. “Il cuore soffre dopo otto anni di amicizia e cooperazione con Obama, questo è il suo ultimo gesto ” prima di lasciare il suo incarico.
Ma il presidente eletto Donald Trump ha subito avvertito l’Onu: dal 20 gennaio, quando ci sarà il suo insediamento
alla Casa Bianca, “le cose saranno diverse”, ha detto con un
tweet successivo all’approvazione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione. Ieri il
presidente eletto aveva detto che gli Usa avrebbero dovuto porre il veto.
Immediato anche il commento da parte palestinese: il voto di questa sera del Consiglio di Sicurezza Onu è un “grave affronto” per Israele, ha detto un responsabile della presidenza palestinese. La “storica risoluzione” si è dimostrata anche “un
importante sostegno alla soluzione dei due stati”, ha detto il portavoce Nabil Abu Rudeina.
Per essere adottata, una bozza di risoluzione ha bisogno di almeno nove voti dei 15 membri del consiglio di sicurezza Onu e nessun veto dai cinque permanenti: Usa, Russia, Cina, Francia e
Regno Unito.
Come era prevedibile il governo israeliano ha annunciato che non rispettera’ mai la risoluzione del Consiglio di SIcurezza Onu, approvata stasera solo grazie all’irrituale astensione Usa, che condanna la politica degli insediamenti in Cisgiordania e di cui chiede l’immediata cessazione. Lo riferiscono fonti dell’ufficio del
premier Benjamin Netanyahu.
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