“L’assegnazione del premio Nobel al fisico Giorgio Parisi inorgoglisce tutta l’Italia e anche il Consiglio nazionale delle ricerche, con il quale il fisico ha sempre intrattenuto stretti rapporti di collaborazione proseguiti ancora di recente con le attività svolte in associatura al nostro Istituto Nanotec”, ha dichiarato Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr. “Oltre a compiacerci per questo straordinario risultato – che segue di poco quello del Clarivate Citation Laureates 2021 che lo riconosce studioso più citato al mondo per le pubblicazioni scientifiche – la nostra comunità scientifica lo ringrazia sentitamente per il contributo fondamentale nello studio dei sistemi complessi disordinati alla base di tante linee di ricerca del Cnr, dallo studio dei sistemi vetrosi, ai sistemi di lasing e trasmissione della luce in mezzi random, dalle reti neurali e IA, alle reti metaboliche e alla biofisica. Lamentiamo spesso, e purtroppo a ragione, le molte difficoltà nelle quali si dibatte la ricerca italiana, dalla scarsità di risorse umane e finanziarie alla burocratizzazione, ma questo premio è solo l’ultima e straordinaria conferma dell’eccellenza della ricerca scientifica italiana”.
“Il lavoro di Giorgio Parisi è stato pervasivo in moltissimi campi della scienza contemporanea. Suoi contributi fondamentali riguardano la fisica statistica dei sistemi complessi disordinati, in cui ha risolto il problema prototipo dei vetri di spin introducendo la teoria di rottura di simmetria delle repliche, la fisica della materia, in particolare il vetro ed i sistemi vetrosi, e la fisica delle alte energie, tra i quali l’equazione di Altarelli-Parisi in cromodinamica quantistica”, ricorda Giuseppe Gigli, direttore dell’istituto Cnr-Nanotec, al quale il fisico italiano premio Nobel è associato.”Questi risultati sono alla base di numerose applicazioni, alcune sviluppate con il contributo dello stesso Parisi, nelle reti neurali e intelligenza artificiale, in computer science, in biofisica, in immunologia, in cromodinamica quantistica, in quantizzazione stocastica. I suoi studi hanno inoltre avuto un forte impatto nel corso degli ultimi 50 anni in svariati campi del sapere, spaziando ben al di fuori della fisica. Al lavoro di Parisi si rifanno, infatti, sviluppi importanti nelle scienze cognitive, in antropologia, in finanza e nelle scienze sociali in genere. Il suo impegno scientifico va di pari passo col suo impegno civile e sociale. Non a caso ha rivestito il ruolo di presidente dell’accademia dei Lincei, dando un’impronta importante al ruolo degli scienziati in un periodo critico come quello della pandemia di COVID19″.
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