Le giornaliste Valeria Ferrante e Marilù Mastrogiovanni sono le vincitrici, ex aequo, del “Premio Franco Giustolisi ‘Giustizia e verità’”.
Valeria Ferrante è stata premiata per la sua inchiesta sui possibili inquinamenti delle Ong a causa delle connessioni con il traffico di migranti nel Canale di Sicilia documentando, per la trasmissione “Agorà” su Rai 3, le zone d’ombra del sistema dell’assistenza agli immigrati.
Marilù Mastrogiovanni per il suo portale su fatti e misfatti della Sacra Corona Unita, e perche’, nonostante la sua condizione di giornalista precaria, continua a informare combattendo contro le minacce della malavita organizzata che la costringono a vivere sotto protezione per aver denunciato gli intrecci tra affari, politica e criminalità in Puglia.
La giuria ha assegnato a Ilaria Bonuccelli il premio speciale “Franco Giustolisi – Fuori dall’Armadio”, promosso dal presidente del Senato della Repubblica, per aver, con la sua inchiesta originale sui call center, messo in moto non solo l’interesse del pubblico ma anche quello della politica fino ad arrivare a una legge che rafforza la tutela della privacy e dei cittadini.
Ecco l’elenco degli altri Premi assegnati nell’edizione 2017: premio per il libro inchiesta a Maurizio Molinari per “Il ritorno delle tribù” (Rizzoli); premio speciale della Giuria “Una vita per il giornalismo” a Ferruccio de Bortoli; premio speciale “Per la difesa del patrimonio culturale” a Fabio Isman; premio “Memoria e verità” a Donatella Alfonso per il libro “La ragazza nella foto”; premio “Voci dai fatti” a Raffaella Calandra per la trasmissione “Storiacce” su Radio24.
L’edizione 2017 vede, per la prima volta, una sezione dedicata alle scuole promossa dal Comune di Boves. Gli alunni delle ultime classe delle scuole primarie e secondarie di primo grado sono stati chiamati a lavorare sulle tematiche care al giornalista che fu l’autore, tra l’altro, del libro “L’Armadio della Vergogna”: la Seconda guerra mondiale, la Resistenza, le sofferenze delle popolazioni.
Il Premio ha visto il suo esordio nel 2015 grazie all’iniziativa del Comune di Stazzema. Nel 2016 fu ospitato dal Comune di Marzabotto. Luoghi che hanno visto le proprie comunità massacrate dalla barbarie nazifascista; comunità che hanno cercato giustizia, che hanno tentato di fare emergere la verità per decenni, spesso senza alcuna risposta. Lo stesso impegno manifestato dal giornalista Franco Giustolisi in vent’anni di minuzioso lavoro di indagine sulle stragi nazifasciste.
La città di Boves, sede dell’edizione 2017, è stata per prima vittima delle rappresaglie tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale a ridosso dell’Armistizio dell’8 settembre. Il 19 settembre 1943, infatti, reparti di SS tedesche compiono la prima rappresaglia, incendiano Boves e uccidono numerosi cittadini tra cui il parroco Don Giuseppe Bernardi, l’industriale Antonio Vassallo e don Mario Ghibaudo. Il 31 dicembre 1943 e nei giorni 1-2-3 gennaio 1944 i nazisti incendiano Boves per la seconda volta, uccidono molti civili e attaccano i partigiani sulla Bisalta. Il drammatico bilancio delle 4 giornate di Boves: più di 500 case incendiate, 68 caduti trapartigiani e civili.
La Giuria del Premio è composta dai giornalisti: Roberto Martinelli, con funzioni di presidente, Daniele Biacchessi, Livia Giustolisi, Bruno Manfellotto, Marcello Masi, Enrico Mentana, Virginia Piccolillo, Marcello Sorgi, Luigi Vicinanza, Lucia Visca. La data della cerimonia di premiazione verrà comunicata nei prossimi giorni
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