Scoppia la nuova polemica sul fatto che il Movimento cinque stelle sarebbe intenzionato a inserire multe per chi viola il codice di comportamento a Roma – il Pd va all’attacco.
Intanto anche il vice presidente della Camer Luigi Di Maio, conferma: “A Roma i colpevoli saranno puniti”.
Il Pd ritiene inutili questi prvvedimenti.
“Le sanzioni pecuniarie per chi dissente, proposte nel M5s, oltre a sfiorare il ridicolo credo che confermino l’ineludibile esigenza di procedere senza indugi a discutere e approvare una nuova legge sui partiti in attuazione dell’art. 49 della Costituzione”. Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, sostiene che sia “il momento di imprimere una accelerazione e affrontare una discussione che è bene non continuare a rimandare”.
“Capisco che – sostiene Guerini – i grillini si oppongono perché significa garantire trasparenza alla vita dei partiti, regole per la democrazia interna, garanzie per il pluralismo, libertà di dissentire. Ma è un problema che non riguarda questa o quella forza politica ma ‘un pezzo’ della qualità sostanziale della nostra democrazia”. Il Pd, ricorda il vicesegretario, ha presentato un disegno di legge a prima firma proprio di Guerini e “altri ne sono stati depositati e sono in Commissione Affari Costituzionali: è il momento di imprimere una accelerazione”.
Blog Grillo, multa non è contro chi dissente –
“In merito alle notizie riportate dai media sulla sanzione di 150.000 euro a chi dovesse dissentire dopo la sua elezione con il M5S si precisa che il provvedimento è legato al non rispetto delle regole liberamente firmate prima delle elezioni e non a un generico dissenso. Le regole sono consultabili su questo sito”.
E’ la risposta del M5S alle accuse di mancanza di democrazia interna dopo la pubblicazione del codice di comportamento per i candidati a Roma da parte della Stampa