Si e’ pesantemente aggravato il bilancio dell’attacco condotto da un commando di tre terroristi che hanno fatto irruzione in una scuola della polizia pakistana in un sobborgo della citta’ di Quetta ed
hanno aperto il fuoco contro gli allievi.
Nell’attacco sono morte almeno 59 persone, oltre a tre terroristi, e i feriti
sono un centinaio, secondo l’ultimo bilancio fornito da un portavoce del governo del Baluchistan.
L’attacco e’ cominciato poco prima della mezzanotte, locali (le 21 in Italia) al ‘Balochistan Police College’ a circa 20 km a sud di Quetta, quando i tre terroristi armati fino ai denti sono penetrati nella scuola e hanno ingaggiato una battaglia con le forze di sicurezza durata piu’ di cinque ore.
Secondo una recluta, gli aggressori sono entrati nel dormitorio e hanno sparato all’impazzata con i loro kalashnikov.
Il ‘ministro’ Bugti ha riferito che normalmente la scuola ospita fino a 700 cadetti ma “recentemente molti si sono
diplomati per cui non e’ chiaro al momento quanti fossero presenti al momento dell’attacco”. Le forze armate sono intervenute in forze con decine di soldati ed elicotteri d’attacco. All’interno del complesso sono state avvertite tre
forti esplosioni. Nessun gruppo ha finora rivendicato l’azione anche se la tensione e’ alta nella regione del Beluchistan
alimentata dalle richieste di gruppi separatisti. Quetta si trova a 50 km dal confine con l’Afghanistan ed e’ considerato un santuario della vecchia guardia dei talebani afghani riuniti
nella ‘shura’ locale.
Il Pakistan venne insanguinato dalla peggiore strage in una scuola militare il 16 dicembre 2014 quando un commando di 6 uomini del gruppo Tehrik-e-Taliban (talebani pakistani) fecero irruzione nel college di Peshawar uccidendo 145 persone di cui 132 erano allievi di eta’ compresa tra i 10 e 18 anni.
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