La mostra rende omaggio alla fotografa tedesca Hilde Lotz-Bauer arrivata in Italia negli anni Trenta del Novecento, pochi anni dopo Escher, e venti anni prima di Cartier-Bresson, sulla scia dei cosiddetti grand tour, raccontò con le immagini ciò che altri viaggiatori avevano descritto nelle loro opere; tra questi, altre donne come le scrittrici Maud Howe (compagna di John Elliot), Anne Macdonnell ed Estella Canziani.l a prima fotografa a far conoscere Scanno nel mondo, dopo che Pietro Di Rienzo (1867-1926), fotografo nativo del luogo, aveva documentato per primo la vita quotidiana di questo incantevole paese dell’Abruzzo montano.
Omaggio a 360 gradi, dunque, alla storia della fotorafia e ai sui grandi mestri, da Cartier Bresson, a Giacomelli, da Berengo Gardin, a Warde-Jones, Scianna, Jodice, fino a Erwitt e Saville.
Fotografia in bianco nero con i volti, i gesti, gli sguardi, le mani, le posture, le acconciature e gli ori su cui il fotografo Romeo Fraioli, ciociaro di origini, ha voluto concentrare la sua attenzione, dando luogo ad un movimento quasi filmico. Laddove il bianco e nero non è una scelta casuale: è il segno di un rispetto per il passato; quel passato che è stato da sempre uno dei temi prediletti dai grandi fotografi.
Sarà possibile visitare la mostra dal 6 al 21 febbraio 2016 nel Chiostro di San Francesco di piazza Regina Margherita ad Alatri.
La mostra verrà inaugurata oggi alle ore 16.00 nel chiostro di San Francesco alla presenza del fotografo alatrese Antonio Rossi, Claudio D’Alessandro, presidente dell’associazione “Vivi il costume di Scanno”, e del prof. Salvatore Abbruzzese, ordinario di sociologia dei processi culturali presso l’Università degli studi di Trento.
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