A otto anni dalla fine del suo ultimo mandato, l’Italia potrebbe tornare a sedere nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu come membro non permanente dal prossimo 1 gennaio.
L’elezione per il biennio 2017-2018 si terra’ martedi’ in Assemblea Generale, e in base alle norme sulla rotazione delle aree geografiche, l’Italia si confrontera’ con altri due membri dell’Europa Occidentale: Olanda e Svezia.
L’Italia, che sino ad oggi ha ottenuto sei mandati all’ interno dell’organo delle Nazioni Unite, e’ il principale contributore di ‘caschi blu’ tra i Paesi occidentali, ed e’ tra i primi dieci paesi contributori per il budget dedicato alle operazioni di pace.
Inoltre presiede il movimento ‘Uniting for Consensus’ (UfC), che mira a promuovere una riforma del
Consiglio di Sicurezza fondata sull’aumento dei seggi non permanenti.
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