Sono oltre 10mila, di cui 1466 morti, le vittime curde in due anni di guerra in Iraq contro i jihadisti
dello Stato Islamico (Isis) autoproclamatosi il 29 giugno 2014. A rivelarlo sono le autorità della regione autonoma del Kurdistan iracheno.
In un comunicato emesso oggi dall’ufficio media del ministero dei Peshmerga della regione autonoma, si specifica che “il numero dei martiri è di 1.466 combattenti, 8.610 i feriti mentre gli scomparsi sono 62”.
La tv satellitare curda “Rudaw” che riporta i dati ricorda che all’indomani della caduta di Mosul nelle mani dell’Isis, i jihadisti del califfato erano riusciti ad arrivare fino a una trentina di chilomteri da Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan.