Freddo e neve, pioggia e temperature in discesa si sono registrate in questi giorni sull’intero territorio e anche la neve, soprattutto sulle cime più elevate.
Fiocchi di neve anche al centro Italia, come sul monte Terminillo (Rieti).
La bassa pressione che si è formata sull’Italia rimarrà intrappolata per più giorni, annunciano i meteorologi di 3bmeteo.com precisando che ci saranno piogge e temporali sparsi specie nelle zone interne e durante le ore centrali del giorno e neve sulle Alpi centro orientali fino ai 1.500 metri e sotto i 2000 metri anche sull’Appennino settentrionale.
I valori andranno sotto la media del periodo seppur di poco. Tra mercoledì e giovedì invece ci sarà un contenuto rialzo un po’ ovunque. “L’alta pressione rimarrà ancora defilata e non avrà intenzione per il momento di occupare il Mediterraneo tale da favorire una lunga fase stabile del tempo” avvertono da 3bmeteo.com.
Questa retromarcia verso l’inverno sta interessando anche la Francia con freddo e pioggia a Parigi, rovesci su tutto il Paese e veri e propri diluvi nel nord est mentre sul Massiccio centrale è nevicato oltre i mille metri e sui Pirenei oltre i 1.200. Solo le regioni nord-ovest sono risparmiate dal maltempo. Tutta questa acqua, comunque, piace ai climatologi sia perché “riempie gli invasi” sia perché bagnando il terreno “evita ondate di calore estreme” spiega Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio “Modellistica climatica e impatti” delle Enea.
Ultimi fiocchi di neve, per di più a maggio, per la montagna veneta con le Dolomiti che si fanno notare anche a quote medio basse per una spruzzata di neve insolita per questo periodo. La neve è caduta dalla prima mattina su tutta la montagna veneta tra i 1500 e 1800 metri di quota, secondo le rilevazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto (Arpav), con accumuli rilevanti in alcuni casi addirittura ai 1100 metri di altitudine. Tra i 10 e i 15 centimetri sono poi scesi intorno ai 2000 metri. Un effetto ottico, visto dalle valli, inusuale che ha consigliato agli automobilisti la prudenza nell’attraversare i passi dolomitici più elevati. Un manto fresco che non influenzerà la stagione sciistica ormai terminata e neppure la vita nei rifugi per lo più ormai chiusi in attesa della stagione estiva. Una ‘manna’ invece per gli amanti dello scialpinismo e delle passeggiate con le racchette da neve.