La perturbazione che si è abbattuta sul Nord Italia, con venti e nevicate più intense del previsto, ha messo in seria difficoltà alcuni Comuni dell’Appennino tosco–emiliano, con alcune zone del Bolognese particolarmente colpite, così come l’Alto Mugello.
La neve, oltre un metro in montagna, e i tanti alberi caduti hanno isolato frazioni, ma soprattutto hanno tranciato linee elettriche, con black out durati diverse ore per migliaia di cittadini tra Emilia e Toscana.
L’Enel nel corso della giornata è intervenuta, ripristinando il servizio e dimezzando le utenze disalimentate, da circa 30mila a 15mila in Emilia, ma i disagi sono rimasti forti così come le lamentele della popolazione e in certi casi anche delle istituzioni. Il maltempo si è spostato poi più a Sud e decine di alberi sono stati abbattuti dal vento in Maremma, mentre la Protezione civile si sta attivando per limitare i danni in Abruzzo.
La pioggia, che in certe zone è diventata neve, non ha risparmiato la Sardegna e nel Nuorese le precipitazioni hanno causato la caduta di un grosso masso al centro della strada che da Marreri porta alla statale 131 che collega Cagliari a Sassari. Nessuno è rimasto ferito: tragedia sfiorata.
Nel Bolognese sono stati Loiano, Monghidoro e Monzuno i Comuni più danneggiati, con le scuole chiuse su ordinanze dei sindaci e frazioni rimaste isolate per buona parte della giornata di ieri e per tutta la notte.
Decine fin dall’alba gli interventi dei vigili del fuoco per risolvere i problemi e liberare le strade, per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Difficoltà anche per i piccoli presidi ospedalieri appenninici, dove la fornitura è stata garantita da gruppi elettronici portati dai tecnici Enel e dalla protezione civile.