Nel 2016 non sussistono incrementi di casi di meningite rispetto al periodo precedente (2001-2015).Nello specifico nel 2016 sono stati segnalati in tutta la Regione Lazio 19 casi di meningite meningococcica (pari a 3,2 casi per milione di abitanti), rispetto ai 25 casi nel 2015. L’incidenza di questo tipo di meningite è sostanzialmente sovrapponibile a quello dell’intero Paese (dati Istituto Superiore di Sanità).
La Regione Lazio ha costituito nella seconda metà di dicembre 2016 un gruppo apposito per il monitoraggio delle meningiti.
Il Gruppo è costituito dal Gruppo tecnico Scientifico della Rete di Malattie Infettive (Ippolito-Spallanzani, Di Lallo-Regione Lazio, Cauda-Cattolica, Vullo-Sapienza) integrato dal Prof. Villari dell’Università la Sapienza.
Non esistono al momento motivi di allarme, né necessità di interventi straordinari diversi dai protocolli vaccinali previsti nella Regione Lazio.
Le Aziende Sanitarie Locali hanno già provveduto agli interventi necessari in tutti i casi che si sono finora verificati.
La Regione precisa – in una nota – che non tutte le forme di meningite necessitano di interventi di profilassi, che si applicano solo ai casi dai microrganismi per i quali è possibile la trasmissione da persona a persona, e sempre solo a seguito di contatti ravvicinati (sotto il metro di distanza) e prolungati nel tempo.
La Regione Lazio continuerà a mantenere il livello di attenzione attivato attraverso il Servizio Regionale di Sorveglianza delle Malattie Infettive.