Suicidi per motivazioni economiche, è un vero e proprio allarme sociale.
Nasce la Task Force dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” della Link Campus University dove parteciperanno enti, organismi e associazioni impegnati sul territorio nella prevenzione e nel contrasto di quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale.
Dal 2012 sono stati 988 in Italia i casi di suicidio per motivazioni economiche, mentre sale a 717 il numero dei tentati suicidi. A rilevarlo è un report dell’Osservatorio della Link University che pubblica i dati di 7 anni di attività e indagine sociologica sul fenomeno.
Nato nel 2012, l’Osservatorio sin dalla sua istituzione ha contribuito a mettere sotto i riflettori un tema spesso “dimenticato” ma che – come i dati confermano – appare drammaticamente diffuso e caratterizzato da significative ripercussioni sociali.
Un progetto, quello dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” che, come dichiara il direttore Ferrigni, docente di Sociologia generale e politica della Link Campus University, “nasceva sì dall’esigenza di definire le dimensioni di un fenomeno fortemente influenzato dall’allora crisi economica, ma anche dalla necessità di andare oltre la freddezza dei numeri individuando quei fattori economico-sociali che incidono su una scelta così drastica, come appunto quella di togliersi la vita”.
Alla luce di tali considerazioni nel 2018 l’Osservatorio si è fatto promotore di una Task Force che riunisce i rappresentanti di enti e associazioni di diverse regioni italiane che a vario titolo in questi anni sono stati impegnati sul territorio in attività di sensibilizzazione, supporto e prevenzione.
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