Il Silenzio per decenni ha avvolto uno dei più grandi scandali farmaceutici della storia, quello del Talidomide.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta migliaia di donne incinte ricorsero a farmaci a base di talidomide per contrastare nausee o insonnia. Farmaci, prodotti da un’azienda tedesca, che avrebbero dovuto essere privi di effetti collaterali. Non era così.
Gli effetti collaterali ci furono: in decine di Paesi nacquero migliaia di bambini con malformazioni agli arti o agli organi interni. Li hanno chiamati «i figli del Talidomide».
Una definizione che nasconde una storia di avidità, di profitti fatti sulla salute di madri e figli, di silenzi, di errori, di bugie, di connivenze, di omertà. Ma è anche la storia di persone per bene che per anni si sono battute perché venisse fatta giustizia.
A raccontarla in libro fresco di stampa per Mursia è uno di quei bambini, Alfredo Giacon , oggi giornalista e navigatore, in collaborazione con Roberto Brumat, Talidomide: il Grande Silenzio ( Mursia, Euro 15, Febbraio 2019)
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