Oltre 50 eventi, dalla scienza alla letteratura, dal teatro alla musica, dall’enogastronomia allo sport, animeranno il borgo di Vinci nell’anno delle Celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo. Un cartellone imponente messo a punto dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di declinare il grande Genio del Rinascimento in tutte le sue sfaccettature e continuare la divulgazione delle opere e delle ricerche scientifiche dell’uomo forse più poliedrico della nostra storia
Il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, insieme all’assessore comunale alla Cultura, Paolo santini, alla direttrice del Museo e della Biblioteca Leonardiani, Roberta Barsanti, e alla responsabile della Biblioteca Leonardiana, Monica Taddei, hanno presentato ufficialmente il programma completo delle iniziative, frutto dell’impegno e del grande lavoro messo in campo dalla macchina comunale, che consentirà alla città vinciana di essere tra le grandi protagoniste a livello internazionale in questo anno di celebrazioni.
Inoltre, è stato presentato anche il nuovo logo delle Celebrazioni di Vinci, semplice ma evocativo, affiancato dallo stemma del Comune, in cui sono già evidenti gli elementi leonardiani. Come ha spiegato Santini, infatti, “Leonardo è già presente nello stemma del Comune, con i colori rosso e giallo che sono appunto i colori della famiglia da Vinci. Per lo sfondo del calendario abbiamo scelto un documento significativo: il protocollo notarile con il quale il nonno Antonio annotò la nascita di Leonardo. Un documento che è stato a Vinci e che ora finalmente ritorna”.
Un anno che vedrà passare da Vinci i più illustri studiosi del Genio che lasceranno tracce indelebili nel percorso di comprensione dell’opera, davvero senza eguali, del Vinciano. Tra questi Paolo Galluzzi, Marzia Faietti, Pietro Cesare Marani, Maria Teresa Fiorio, Alessandro Nova, Carlo Ossola, Paola Salvi, Domenico Laurenza, Mario Scalini, Francesco Paolo Di Teodoro, che presenteranno i propri studi e ricerche sul Vinciano.
E ci sarà anche il professor Carlo Vecce, a cui è stata affidata la Lettura Vinciana, un appuntamento di grande interesse culturale e scientifico, che da quasi 60 anni documenta le tendenze fondamentali e dà voce ai protagonisti principali degli studi leonardiani. Vecce terrà la propria conferenza sul tema suggestivo di “Leonardo e il tempo”.
“Si tratta di un calendario decisamente importante per le attività del Museo e della Biblioteca – ha affermato Barsanti – che vede anche la partecipazione di studiosi di fama internazionale. Le istituzioni vinciane proseguono, dunque, nella loro attività di approfondimento e divulgazione delle opere di Leonardo. La nostra città si conferma come crocevia in cui si incontrano e si confrontano studiosi di diverse discipline. Approfondimenti che daranno conto della sua multidisciplinarietà e della sua figura poliedrica, e che affronteranno un ventaglio di tematiche sinora poco discusse. Nel 2020 le conferenze degli studiosi che ospiteremo troveranno esito in un volume della collana della Biblioteca Leonardiana”.
Il momento clou delle Celebrazioni sarà il 15 aprile, giorno di nascita di Leonardo, quando, grazie alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze, arriverà in prestito il “Paesaggio”, il primo disegno datato attribuito all’artista e scienziato. La preziosa opera, già identificata come la veduta del Valdarno Inferiore e della Valdinievole, sarà esposta presso il Museo Leonardiano fino al 15 ottobre 2019 all’interno della mostra “Leonardo da Vinci. All’origine del Genio”.
“Il paesaggio – ha sottolineato il sindaco – è strettamente legato al rapporto con il territorio, ed è fondamentale per Vinci perché ciò che vi è tratteggiato è parte di quello che ancora oggi si può osservare affacciandosi dalla Rocca dei Conti Guidi. Volgendo lo sguardo verso ovest, infatti, si possono riconoscere i lineamenti morfologici del nostro territorio, in particolare il Padule di Fucecchio e il colle di Monsummano”.
“La scelta del 15 aprile per l’inaugurazione della mostra è stata fatta per ribadire come Vinci sia la città indissolubilmente legata alla sua nascita e quindi per rinsaldare ulteriormente il rapporto di Leonardo con la sua città natale – ha aggiunto Barsanti – Faremo luce su alcuni aspetti significativi dell’infanzia e della prima giovinezza di Leonardo, approfondendo i suoi interessi artistici e scientifici, le cui prime tracce sono proprio qui a Vinci”.
Da questa prima opera, da Leonardo stesso datata 5 agosto 1473, si dipana il percorso espositivo incentrato proprio sul paesaggio e sulle prime vicende biografiche del Vinciano, che si ripercorrono attraverso significativi documenti dell’epoca rinascimentale, in prestito dall’Archivio di Stato di Firenze, che raccontano la permanenza ed i ritorni di Leonardo nella sua terra d’origine. Il Comune tributa, dunque, i dovuti onori al suo figlio più prestigioso, riconosciuto come il più grande genio dell’umanità, e lo fa nel migliore dei modi per un anno che sarà ricordato a lungo.
“Il certificato di nascita è un atto importantissimo per la città perché è il primo documento che lega Leonardo alle sue origini – ha spiegato ancora Torchia – In esso sono riportate anche tutte le persone che parteciparono al battesimo di Leonardo, che si è tenuto qui nella chiesa di Santa Croce, dove c’è il fonte battesimale”.
Nell’anno del cinquecentenario della sua morte, la Biblioteca Leonardiana propone, inoltre, tre nuovi volumi della propria collana “Biblioteca Leonardiana. Studi e Documenti”: “Glossario leonardiano. Nomenclatura dell’anatomia nei disegni della Collezione reale di Windsor”, ”Leonardo in Britain: collections and Historical Reception”, “La Sala grande e la Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. La configurazione architettonica e l’apparato decorativo dalla fine del Quattrocento ad oggi”. Frutto dell’attività di ricerca a livello internazionale della Biblioteca, le pubblicazioni affrontano tematiche inedite o meno conosciute dell’opera e della produzione leonardiana.
“Con il glossario concludiamo uno studio sull’anatomia durato anni e iniziato da Romano Nanni – ha evidenziato Torchia – Un lavoro che ha prodotto una sezione permanente all’interno del Museo, inaugurata nel 2016, e che è stato oggetto di ulteriori approfondimenti dal punto di vista scientifico. Il glossario sarà un riferimento per tutti gli studiosi di anatomia di oggi, che potranno ora consultare il grande lavoro fatto da Leonardo in questo campo”.
Le celebrazioni del 2019 saranno una grande occasione di promozione culturale e turistica per Vinci e per questo è stato realizzato un calendario multidisciplinare, che abbraccia tutte le branche del sapere studiate e approfondite dal Vinciano, che è stato prima di tutto un pittore, ma anche un architetto, anatomista, geologo, astronomo, ingegnere.
Ecco perché la sua figura è stata declinata con iniziative molto diverse tra di loro ma accomunate da un obiettivo specifico: approfondire e conoscere in tutti i suoi aspetti la figura complessa e poliedrica di Leonardo da Vinci. Ci saranno naturalmente anche tante iniziative rivolte al pubblico giovanile, con numerosi laboratori, tra cui spicca la presentazione del volume speciale di Geronimo Stilton, “Il segreto di Leonardo”.
Inoltre, il Museo Leonardiano sarà presente in altre città italiane con il prestito dei tanti modelli di macchine leonardiane esposti nelle sale dell’istituto vinciano. E poi ci saranno cinque mostre sul territorio dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, in quei beni culturali legati alla figura di Leonardo. Da segnalare, poi, i grandi eventi sportivi di richiamo internazionale come il Giro d’Italia e la Mille Miglia che passeranno da Vinci per omaggiare Leonardo. Un’occasione unica per promuovere il territorio, con ancora più incisività, oltre i confini nazionali.
E poi ci saranno concerti, spettacoli teatrali, feste popolari, tutti eventi legati tra di loro dal fil rouge leonardiano. Saranno migliaia le persone coinvolte, non da ultime gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, del territorio dell’Unione dei Comuni, e poi musei e istituzioni culturali con cui l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Torchia ha siglato protocolli d’intesa e accordi.
Tutto questo grazie anche al contributo fondamentale del Comitato nazionale per le Celebrazioni, in cui naturalmente è presente anche Vinci, e del Comitato dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, istituito quest’ultimo per divulgare l’opera leonardiana nell’intera area e promuovere le emergenze artistiche, e culturali più in generale, del territorio compreso negli 11 comuni dell’Unione. Le associazioni E non finisce qui: la prossima settimana, infatti, sarà presentato il calendario con tutte le iniziative organizzate dalle associazioni vinciane e patrocinate dall’Amministrazione comunale, che andranno ad arricchire ulteriormente il già intenso programma delle Celebrazioni 2019 predisposto dal Comune.
“Sarà per noi un anno irripetibile – ha annunciato Santini – Con appuntamenti di altissimo livello scientifico, importantissimi approfondimenti e nuove pubblicazioni, come il glossario sull’anatomia, frutto del lavoro certosino e accuratissimo della Biblioteca Leonardiana. E poi presenteremo centinaia di documenti, con notizie assolutamente inedite su Leonardo e le sue origini. Il risultato di questi appuntamenti saranno in seguito la base sulla quale costruiremo le future nuove esposizioni museali”.
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