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L’Egitto conferma che l’aereo nel Sinai si è distrutto in volo

Secondo la Commissione d’inchiesta egiziana, “l’enorme disposizione dei detriti al suolo dell’aereo russo precipitato in Sinai dimostra che il velivolo si è distrutto quando era ancora in volo”.

E’  emergenza nei resort di Sharm el Sheikh, dove migliaia di turisti attendono di essere rimpatriati. Tra loro anche gli italiani. Alitalia ha intanto annunciato il rafforzamento dei controlli all’aeroporto del Cairo. E’ programmato per le 17 di oggi (ora locale in Egitto) il volo easyJet che porterà i passeggeri italiani bloccati in questi giorni a Sharm el Sheikh a Londra Luton per poi imbarcarsi per Milano Malpensa. A darne notizia, in una nota, è la compagnia aerea, precisando che il volo potrà subire ritardi “a causa della situazione locale”.

E’ stata aperta un’indagine su tutto il personale dell’aeroporto di Sharm el Sheikh che è entrato in contatto con l’aereo russo schiantatosi una settimana fa nei cieli del Sinai.

Vladimir Putin ordina lo stop ai voli russi in tutto l’Egitto, ma rassicura l’amico Abdel Fattah Sisi sul fatto che presto i turisti russi torneranno. La mossa del Cremlino di fermare i suoi aerei rilancia però di fatto l’ipotesi che l’Airbus 321 sia precipitato in Sinai per l’esplosione di una bomba a bordo. L’Egitto ancora non conferma l’ipotesi e accusa: da alcuni Paesi europei non c’è stato sufficiente aiuto. “Alcuni Paesi europei – ha detto il ministro degli Esteri egiziano Shoukry – non ci hanno fornito la cooperazione necessaria che noi avevamo chiesto per far fronte alla lotta al terrorismo e gli appelli che noi abbiamo inviato loro non sono stati accolti in modo serio”.

La decisione di Mosca di sospendere i collegamenti aerei con l’Egitto è arrivata dopo il ‘consiglio’ del capo dei servizi segreti russi (Fsb), Aleksandr Bortnikov. “Finche’ non avremo definito le cause reali dell’accaduto – ha detto Bortnikov durante una riunione straordinaria del comitato antiterrorismo – credo che sarebbe sensato sospendere i voli”. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha poi precisato che lo stop durera’ “finche’ non sara’ stabilito il necessario livello di sicurezza” e non fino alla fine delle indagini sul disastro aereo, costato la vita a 224 persone, soprattutto russi. In serata però nel corso di una conversazione telefonica, è arrivata la rassicurazione per una delle principali voci del bilancio egiziano: il turismo. Putin e Sisi, secondo la Mena, hanno “convenuto di riprendere il più presto possibile i voli russi in Egitto” e proseguire “la cooperazione per rafforzare la sicurezza aerea”. Dal pomeriggio Mosca aveva precisato che la decisione di sospendere i voli “non avvalla la tesi di un attacco terroristico”.

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