Arriva l’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente, Laudato Si, è un doppio appello per tener cura del creato e a cambiare modello di sviluppo . Il Papa nella enciclica “Laudato si'” rivolge un doppio appello, a “proteggere la casa comune”, controllando surriscaldamento climatico e altri danni ambientali, ma anche cambiare modello di sviluppo, per i “poveri”, e “per uno sviluppo sostenibile e integrale”. Il modello consumista è completamente disinteressato al “bene comune”. Realizzare una “cittadinanza ecologica” invece porta a una serie di “azioni quotidiane” che hanno di mira la cura del creato, e uno sviluppo equo. La enciclica ne elenca varie, dal consumo equo e solidale, al minor uso di condizionatori, alla gestione dei rifiuti. Spesso – scrive il Papa – non si ha “chiara coscienza” che le “inequità” nell’ambiente e nel modello di sviluppo colpiscono soprattutto i poveri. Il Papa chiede di “integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente”, senza giustizia, è “impossibile ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.
Il degrado ambientale che colpisce soprattutto gli “esclusi”, sembra una “appendice”, nelle discussioni di tanti “professionisti, opinionisti, mezzi di comunicazione e centri di potere” lontani dalle aree interessate, “senza contatto diretto coni loro problemi”. Ma l’approccio ecologico deve essere anche sociale”.
“L’esaurimento di alcune risorse” crea “uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni”. E d’altra parte “la guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, i rischi diventano enormi pensando a armi nucleari e biologiche”.
Il Papa nella enciclica “Laudato si'” rivolge un doppio appello, a “proteggere la casa comune”, controllando surriscaldamento climatico e altri danni ambientali, ma anche cambiare modello di sviluppo, per i “poveri”, e “per uno sviluppo sostenibile e integrale”.
“Cosa significa il comandamento ‘non uccidere’ quando un venti per cento della popolazione mondiale consuma risorse in misura tale da rubare alle nazioni povere e alle future generazioni ciò di cui hanno bisogno per ‘sopravvivere’?”. Lo scrive il Papa nella enciclica, citando un documento dei vescovi della Nuova Zelanda.
Invertire il degrado ambientale e creare sviluppo sostenibile rende “indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti e efficacemente organizzate”. Lo afferma l’enciclica, in cui il Papa ricorda la proposta di Ratzinger di una Autorità politica mondiale”.
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