Migliaia di jihadisti stranieri dello Stato islamico (Isis) che sono fuggiti dai territori che erano controllati dal gruppo terroristico in Iraq e Siria potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza nei loro Paese d’origine una volta tornati a casa.
E’ l’avvertimento lanciato da Soufan, un gruppo no-profit che fornisce servizi strategici di sicurezza a governi e organizzazioni multinazionali.
Secondo Soufan Center almeno 5.600 cittadini o residenti di 33 paesi sono tornati a casa dopo le sconfitte subite dal Califfato in Iraq e Siria.
“Aggiunto ai numeri sconosciuti provenienti da altri paesi, questo rappresenta una sfida enorme per le istituzioni di sicurezza”, ha affermato il gruppo.
L’Isis ha proclamato il suo califfato nel 2014 su un territorio divenuto presto grande come l’Italia. Da allora ha perso circa l’85% delle zone che controllava grazie ad offensive lanciate da forze locali sostenute da campagne aeree degli Stati Uniti e della Russia.
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