Le forze democratiche siriane (Sdf), un’alleanza curdo-araba sostenuta da Washington, hanno annunciato oggi il via alla “grande battaglia” per la liberazione di Raqqa, dai jihadisti dello Stato Islamico
L’ala siriana del Pkk sostenuta dagli Usa avanza nel nord della Siria su Raqqa e dintorni, zona controllata dall’Isis. Lo riferiscono media curdo-siriani secondo cui le ‘Forze democratiche siriane’, piattaforma militare curdo-siriana guidata dal Pkk, assediano la cittadina di Mansura a est di Raqqa e lungo l’Eufrate.
I curdo-siriani avanzano con una manovra a tenaglia su tre lati verso il centro abitato di Raqqa, circondato da nord-est e ovest.
12 maggio 2017 |Siria, si prepara l’assalto per liberare Raqqa dall’Isis
L’assalto finale a Raqqa, principale feudo dello Stato Islamico in Siria, sarà lanciato “all’inizio dell’estate” dall’alleanza arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti, lo ha annunciato Rojda Felat, una dei comandanti della coalizione delle Forze democratiche siriane.
“Dopo la liberazione di Tabqa, siamo nella quarta fase della battaglia di Raqqa.
L’assalto contro Raqqa sarà lanciato all’inizio dell’estate” ha spiegato.
Nonostante dal 2014 abbia perso il 65% dei territori controllati in Iraq e in Siria, il gruppo dello Stato Islamico continua a credere di poter portare avanti il proprio califfato. Lo ha detto un funzionario dell’esercito americano alla France Presse.
“Non credo abbiano ancora abbandonato la loro versione del califfato”, ha detto il funzionario, sottolineando che l’Isis
continua a sperare di poter mantenere il controllo su parte della Siria dell’est e dell’Iraq dell’ovest. “Continuano a credere di poter farcela e continuano a fare piani per continuare a esistere come uno pseudo-stato con al centro il fiume Eufrate”.
A Mosul, roccaforte dei terroristi dell’Isis, le forze irachene hanno ripreso buona parte della città. Si pensa che migliaia di civili continuino a essere costretti a seguire le regole restrittive del califfato nella parte ovest della città, quella ancora controllata dai jihadisti.
Proprio a Mosul, nel 2014, Abu Bakr al-Baghdadi aveva proclamato la nascita del califfato. Fonti americane sostengono che al-Baghdadi non si trovi più a Mosul.
“A Raqqa è molto probabile che ci sarà la battaglia finale contro l’Isis“. Si calcola che ci sono ancora 15.000 combattenti dell’Isis in Iraq e in Siria, 2.500 a Mosul e 4.000 a Raqqa.
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