Esponenti politici kosovari si sono impegnati a garantire la demolizione di un muro costruito – con
il supporto di Belgrado – nella parte settentrionale di Mitrovica dalle locali autorita’ serbe. A dicembre, la minoranza serba aveva cominciato la costruzione del muro lungo il fiume
Ibar, che divide a meta’ Mitrovica.
Nella parte settentrionale della citta’ kosovara vive una prevalente comunita’ serba, in quella meridionale la maggioranza e’ invece albanese.
Le autorita’ di Belgrado hanno definito il muro una barriera tecnica di sostegno contro eventuali smottamenti, ma l’edificazione e’ stata contestata in modo veemente dal governo kosovaro, perche’ il muro separerebbe in due la citta’.
Il presidente del parlamento del Kosovo, Kadri Veseli, ha legato il giorno della demolizione con quello dell’indipendenza del Kosovo, celebrata il 17 febbraio. “Il muro sara’ abbattuto.
Non so se il primo o il 17 di febbraio, ma sara’ abbattuto”, ha annunciato Veseli.
Il sindaco della parte settentrionale di Mitrovica, Goran Rakic, ha invece dichiarato che le autorita’ del Kosovo non possono demolire il muro con l’uso della forza. “Il parlamento del Kosovo ha ratificato gli accordi di Bruxelles e pertanto risoluzioni e dichiarazioni riguardante la demolizione del muro
non hanno fondamenti legali”, ha affermato Rakic.
Nel frattempo, come riportato dall’agenzia Reuters, il Ministro
degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che nei Balcani le tensioni stanno bruscamente aumentando ed ha chiesto all’Unione europea di intervenire per pacificare la situazione.
Il ministro russo ha aggiunto che forze albanesi non dovrebbero essere presenti nelle aree del Kosovo settentrionale popolate da serbi.
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