Un treno serbo, decorato con i colori nazionali e con slogan nazionalistici nei quali si rivendica la
sovranità sul Kosovo, è stato bloccato prima della frontiera in un momento in cui sono in ascesa le tensioni.
La Serbia aveva dichiarato di voler riaprire il servizio ferroviario tra la capitale e il nord del Kosovo, dove vive la
gran parte della minoranza serba dell’ex provincia a maggioranza albanese.
Ma il Kosovo ha denunciato lo schema come una provocazione un tentativo di danneggiare la sua integrità territoriale. Il presidente Hashim Thaci ha chiesto ai
“funzionari al comando di prendere le necessarie misure per fermare questo treno che minaccia la sovranità del Kosovo“.
Ore dopo che il convoglio aveva lasciato la stazione centrale e di Belgrado, il primo ministro serbo Aleksandar Vucic ha detto di aver ordineto lo stop al treno in Serbia sudoccidentale, poco prima del confine col Kosovo, per il timore che fosse attaccato.
“Ho deciso di fermare il treno a Raska per evitare un conflitto e salvatre vite”, ha detto Vucic in una conferenza stampa. Il capo del governo di Belgrado ha accusato il Kosovo di aver mandato
unità di polizia nel nord del territorio per “provocare un ampio conflitto”.
Ha poi avvertito che “la Serbia vuole la pace…ma chiede agli albanesi del Kosovo di non tentare di attaccare i serbi in Kosovo perché la Serbia non lo permetterà”.
Circa 13mila persone sono morte nella guerra del 1998-1999, che provocò anche l’intervento della Nato contro Belgrado. Nel 2008 il Kosovo ha proclamato unilateralmente la sovranità.
Il treno, addobbato con i colori nazionali, riporta diversi slogan nazionalisti, tra i quali: “Il Kosovo è Serbia“.
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