Al via a Milano il Mudec apre le porte dei suoi spazi espositivi temporanei a due nuove mostre, molto diverse tra loro ma entrambe tese alla valorizzazione dell’importanza dei contributi culturali provenienti da ogni parte del mondo per la nascita di nuovi linguaggi e per la crescita di comunita’ culturalmente piu’ ricche e aperte al dialogo.
Le mostre sono: “Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione”, in programma dal 15 marzo al 9 luglio;
e “Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano” dal 15 marzo al 17 aprile nello spazio Khaled
alAsaad.
Kandinskii. Il cavaliere errante, un mostra assolutamente inedita, ricca di 49 sue opere che raccontano il “periodo del genio” dell’artista russo che porta alla svolta completa verso l’astrazione, e di 85 tra icone, stampe popolari ed esempi di arte decorativa. Le opere, alcune delle quali mai viste prima in Italia, provengono dai più importanti musei russi georgiani e armeni, come l’Ermitage di San Pietroburgo, la Galleria Tret’jakov, il Museo di Belle Arti A.S. Puškin e il Museo Panrusso delle Arti Decorative, delle Arti Applicate e dell’Arte Popolare di Mosca, Museo Nazionale Georgiano di Tiblisi, la Galleria Nazionale dell’Armenia di Erevan.
La mostra rivela il periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, profondamente radicato nella tradizione russa, e il suo percorso di svolta ormai già compiuta verso l’astrazione, dall’ultimo Ottocento fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non fare più ritorno in madrepatria.
L’esposizione, che cade nell’anno del centenario della Rivoluzione russa e a ridosso delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista, è un progetto “site-specific”, legato alla vocazione del MUDEC-Museo delle Culture: è, infatti, fondato sul rapporto tra arte ed etnografia e sulla metafora del viaggio come avventura cognitiva.
Tutti aspetti sperimentati dal fondatore dell’astrattismo, che rivoluzionò buona parte della successiva ricerca espressiva nel mondo, e che ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà e per le esplorazioni.