Gli Usa hano piu’ che raddoppiato, portandola da 10 a 25 milioni di dollari, la
ricompensa per chi fornisca informazioni utili alla cattura del capo dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi.
Il Dipartimento di Stato ritiene il ‘califfo’ responsabile non solo della morte di migliaia di persone in Medio Oriente, ma anche di numerosi ostaggi e gli attribuisce anche la paternita’ di numerosi attentati, tra i quali quelli di Parigi.
Secondo le ultime informazioni che arrivano da Mosul, l’ultima roccaforte dell’Isis in Iraq, il ‘califfo’, sentendosi braccato, sarebbe ormai al limite del paraonico, si nasconde in una rete di tunnel sotterranei, ha ridotto al limite i suoi spostamenti, dorme con un giubbotto suicida; e di recente avrebbe fatto giustiziare un suo strettissimo
collaboratore, insieme alla moglie e ai tre figli, nel timore che rivelasse i suoi piu’ stretti segreti.
Intanto l’offensiva per espellere i jihadisti dalla provincia di Ninive e dalla sua capitale, Mosul, avanza ma con molta lentezza: a due mesi dall’inizio della campagna, le forze governative irachene continuano a registrare passi in avanti ma si profila una battaglia ancora lunga per riconquistare il controllo di tutta la zona.