Sono almeno 6.878 i civili uccisi in
Iraq lo denuncia la missione di assistenza delle Nazioni Unite in Iraq, l’Unami, che in un comunicato ha precisato che altri 12.388 civili sono rimasti feriti nell’anno appena concluso.
Questi dati, ha precisato la missione Onu, non comprendono le vittime civili
nella provincia occidentale di Anbar nei mesi di maggio, luglio, agosto e dicembre.
Nell’anno precedente, nel 2015, l’Onu aveva registrato la morte di 7.515 civili.
Le Nazioni Unite precisano che i numeri forniti ”vanno considerati come il minimo assoluto” in quanto non è possibile verificare le vittime civili nelle zone di conflitto e coloro che hanno perso la vita per ”effetti secondari alla violenza ovvero la mancanza ad esempio di acqua, cibo, medicine e cure mediche”.