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Iraq, le forze irachene entrano a Mosul, inizia la battaglia  contro l’Isis

 I soldati iracheni sono entrati a Mosul nel tardo pomeriggio di ieri per lanciare quella che è stata definita la “vera” battaglia per la ripresa della città in mano all’Isis. Le forze d’elite sono entrate da Nord dal quartiere periferico di Judaidat Al-Mufti, secondo il centro di
comando dell’esercito.

“Ora è l’inizio della vera liberazione di Mosul”, ha annunciato il numero uno dell’anti-terrorismo iracheno (Cts) il generale Taleb Cheghati al-Kenani. “Il nostro obiettivo finale è la liberazione totale di Mosul”.

“Collaboriamo con l’esercuto per mettere in sicurezza le zone e avanzare insieme”, ha aggiunto Muntadhar Salem,un alto responsabile del Cts. Ieri, dopo l’ingresso delle forze speciali,
il primo ministro iracheno Haider al Abadi aveva detto con ottimismo: “Chiuderemo il nostro pugno intorno all’Isis da tutti i fronti”.

Secondo gli esperti i combattenti Isis ancora asserragliati nella città sono tra 3.000 e 5.000. Intanto sulla città stanno
convergendo migliaia di combattenti da Est, Nord e Sud con il sostegno dei raid della coalizione internazionale guidata dagli Usa. 

I peshmerga curdi hanno consolidato le proprie posizioni e a Sud le forze del governo federale continuano a progredire ma restano a diversi chilometri dalla periferia di Mosul. 

Infine a
Ovest le forze paramilitari di Hashd al-Shaabi, coalizione
guidata dalle milizie sciite sostenute dall’Iran, stanno tentando
di tagliare le linee dei rifornimenti dall’Isis con la Siria.

Le forze entrate da Est hanno adesso la possibilità di attendere rinforzi prima di avanzare. Le forze irachene dovranno tentare di aprire i corridoi umanitari per i circa 1,5 milioni di civili che abitano ancora neklla città, secondo l’Onu. “E’ urgente” in particolare per i “circa 600mila bambini” perché “non possiamo aspettare che quello che succede ad Aleppo avvenga anche” a
Mosul, ha dichiarato Maurizio Crivellaro, direttore per l’Irak dell’Ong Save The Children.

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