La crisi politica irachena rischia di ostacolare la lotta al sedicente Stato Islamico (Is). A lanciare l’avvertimento è il primo ministro iracheno Haider al-Abadi, sotto accusa per la mancata presentazione della proposta di rimpasto di governo, come chiesto da deputati dell’opposizione e dal potente imam sciita Moqtada al-Sadr.
Due sono infatti le sessioni di voto in Parlamento rinviate, mentre una terza è in programma per domani. La richiesta dei deputati dell’opposizione e delle manifestazioni di piazza è quella di creare un governo tecnico nell’ottica della lotta alla corruzione diffusa. Ieri i deputati impegnati in un sit-in di protesta hanno anche votato la destituzione del presidente del Parlamento Salim al-Jubouri e dei suoi due vice, Humam Hamoudi e Aram Sheikh. ”Il conflitto ha paralizzato il Parlamento e può ostacolare il lavoro del governo, influenzando le operazioni eroiche per liberare le nostre città e i nostri villaggi” dall’Is, ha detto Abadi.
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