I 750.000 civili che vivono nella zona ovest di Mosul, ancora sotto il controllo delle forze jihadiste dell’Isis, vivono in una situazione di “estremo pericolo” adesso che, 100 giorni dopo l’avvio delle operazioni delle truppe regolari per la rinconquista della citta’, si sta per scatenare l’assalto finale.
L’allarme e’ delle Nazioni Unite, il cui responsabile per gli aiuti umanitari in Iraq, Lise Grande, lancia l’allarme nel timore che le prossime operazioni militari possano portare alla perdite di un numero non calcolabile di vite umane.
“Siamo sollevati per il fatto che la popolazione di Mosul est e’ riuscita a non dover abbandonare la porpria casa”, ha detto il funzionario, “ora la nostra speranza e’ che si faccia tutto il possibile per tutelare le centinaia di migliaia di persone che abitano dall’altra parte del fiume, a Mosul ovest”.
Infatti “sono in una situazione di estremo pericolo e c’e’ da temere per le loro vite”.