Più di 30 persone sono rimaste uccise in tre esplosioni e in attacchi al mortaio a Mosul e dintorni. Lo hanno reso noto le autorità irachene. Almeno 23 persone sono morte a Kokjali, Est di Mosul,
la prima località riconquistata dalla forze irachene nell’offensiva in atto dallo scorso ottobre contro lo Stato islamico. Stando a quanto precisato dall’esercito
iracheno, si tratta di 15 civili e otto poliziotti.
Altre 11 persone, secondo l’Onu, fra cui sette civili e quattro operatori umanitari, sono state uccise da colpi di moratio nelle ultime ore nella stessa Mosul. I civili “facevano la fila per ricevere aiuti d’urgenza” a Mosul, ha spiegato Lise Grande, coordinatrice delle operazioni umanitarie dell’Onu in Irak.
Lise Grande non ha precisato la nazionalità dei cooperanti, né a quali
organizzazioni appartenevano, ma Mahmoud al Sorchi, portavoce dei
pompieri della provincia di Ninive, di cui Mosul è la capitale, ha spiegato che appartenevano alla Ong irachena Faza.
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