Il primo bilancio ufficiale delle vittime nelle proteste a Doroud, nella provincia occidentale iraniana di Lorestan, sarebbero quattro le persone rimaste uccise durante le proteste. Altre sei persone sarebbero rimaste ferite, mentre sono stati danneggiati o dati alle fiamme molti edifici governativi, banche e luoghi religiosi. Lo dichiara il governatore della città, Mashallah Nemati, citato dall’agenzia di stampa Isna,
Secondo il governatore, ad aprire il fuoco contro i manifestanti non sarebbero stati i poliziotti ma uomini in borghese che hanno sparato anche contro le forze dell’ordine e le stazioni di polizia.
Ancora vittime in Iran, teatro di manifestazioni e proteste contro il governo di Hassan Rohani per gli scarsi risultati in economia. Il deputato Hedayatollah Khademi ha detto all’agenzia di stampa Ilna, vicina all’opposizione, che due manifestanti sono rimasti uccisi ieri sera nel corso delle proteste nella città di Izeh, nel sudest del Paese. “Gli abitanti di Izeh hanno manifestato come avviene altrove nel Paese contro le difficoltà economiche e, sfortunatamente, due persone sono rimaste uccise e altre ferite – ha riferito il deputato – Non so se i colpi siano arrivati dalle forze dell’ordine o dai manifestanti”.
Secondo la tv di Stato iraniana, “manifestanti armati hanno cercato di assaltare alcune stazioni di polizia e basi militari, ma si sono trovati davanti una seria resistenza da parte delle forze di sicurezza”. Per l’agenzia stampa iraniana Ilna, nella piccola cittadina nord occidentale di Takestan, i manifestanti hanno dato fuoco ad una scuola per il clero e a edifici governativi.