“Dobbiamo unirci e procedere uniti
verso gli obiettivi islamici: se lo faremo gli Usa e la loro malvagia e maligna appendice sionista non potranno piu’ tenere le nostre nazioni nella loro presa”. Queste le parole di Seyyed
Ali’ Khamenei, ‘guida suprema’ dell’Iran, pronunciate oggi a Teheran nell’anniversario della nascita di Muhammad, il profeta dell’Islam.
L’ayatollah, parlando ai funzionari iraniani e ai religiosi musulmani arrivati a Teheran da tutto il mondo per partecipare alla conferenza sull’Unita‘ Islamica, ha aggiunto: “Oggi ci sono due tendenze nella regione: quella di creare unita’ tra i musulmani e poi quella di provocare scismi”. “La
versione dello sciismo creata dai britannici – ha proseguito – e la versione del sunnismo elaborata dagli americani, che cercano di mettere uno contro l’altro i musulmani, sono come le due lame di una forbice”. “Oggi piu’ che mai – ha sottolineato – la politica britannica del ‘divide et impera’ viene seguita
dai nemici dell’Islam”.
Khamenei, il quale la settimana scorsa ha ripetuto la sua previsione sulla “scomparsa di Israele nel giro dei prossimi 25 anni”, ha spiegato che l’unita’ dei musulmani impedira’ inoltre che la principale questione esistente, quella della Palestina, venga dimenticata.
L’ayatollah ha pure replicato alle recenti
dichiarazioni del premier britannico Theresa May, che ospite del Consiglio di Cooperazione del Golfo aveva definito l’Iran “una minaccia”: “Sono due secoli che il Regno Unito e’ fonte di squallore e politiche sataniche nelle nazioni della regione”, ha detto mandando una frecciata alla May senza pero’ nominarla.
“Dopo avere creato divergenze e scontri fratricidi in India, Pakistan, Iran e Iraq, ora quell’autorita’ britannica sostiene
vergognosamente che sarebbe l’Iran la minaccia per la regione”.
Secondo la narrazione sciita oggi, diciassettesimo giorno del mese arabo lunare di Rabi‘ al Awwal, nacque il profeta dell’Islam, Muhammad bin Abdullah; per i sunniti la nascita si
sarebbe verificata cinque giorni prima, il 12. Negli anni ’80 il fondatore della Repubblica Islamica, Seyyed Ruhollah
Khomeini, proclamo’ festa l’intera settimana nel tentativo di unire sunniti e sciiti nella ricorrenza.
Da allora il governo iraniano organizza una conferenza sull’unita’ islamica giunta quest’anno alla trentesima edizione, che riunisce religiosi sunniti e sciiti da tutto il mondo con la speranza di stabilire un dialogo tra i due principali rami dell’Islam. Quest’anno “la lotta al terrorismo e all’estremismo” e’ stato il principale argomento della conferenza tenuta a Teheran e di fatto conclusa con l’incontro con l’ayatollah Khamenei.
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