I due treni della società privata Ferrotramviaria che gestisce la linea si sono scontrati in Puglia tra Andria e Corato, in aperta campagna, su un binario unico: un impatto frontale e “violentissimo” – come lo ha definito anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio arrivato sul posto – ma la cui dinamica è ancora incerta.
Il tratto è a binario unico, i due treni si sono scontrati intorno alle 11 frontalmente, e dato gli esiti dell’impatto, con pezzi di lamiere sparsi ovunque e convogli distrutti “come un disastro aereo” secondo la definizione del sindaco di Corato, almeno uno dei due treni (l’uno gIniallo che arrivava da Corato, l’altro grigio da Andria) probabilmente andava a velocità sostenuta.
Sul tratto, binario unico, non sono previsti scambi ma il sistema è anche tutto computerizzato. Sembra quindi che da una delle due stazioni non è arrivato il segnale di stop per uno dei due treni, treni di pendolari soprattutto. Sulla tragedia sono comunque aperte due inchieste, quelle della procura, mentre il
ministro Delrio ha mandato gli ispettori e annunciato l’avvio di una commissione d’inchiesta.
Un volontario della protezione civile, sezioni anti-incendi Felice Gammariello, è arrivato mezz’ora dopo l’impatto sul posto per soccorrere i feriti, portando acqua e assistenza, ha raccontato di aver contato una trentina di feriti, tra cui anche bambini, e “tutti erano molto spaventati”, mentre i due capitreno sono stati portati via in elisoccorso. Ancora in evoluzione il bilancio delle vittime.
Sul posto si sono accalcati anche i parenti dei passeggeri, di chi non riusciva a contattare i familiari o amici e ha saputo dell’incidente. C’è una signora che cerca il padre, preoccupata dal fatto che non riesce ad avere notizie e tutti continuano a chiamare gli ospedali. Ma tutti, parenti e giornalisti sono tenuti al di là del filo rosso e bianco che delimita il luogo dell’incidente, segnando il confine tra le lamiere e il resto del
campo di ulivi assolato che i convogli attraversavano. Intanto nel palazzetto dello sport di Andria è stato allestito un centro di accoglienza per i parenti delle vittime e per il ricongiungimento dei familiari con i passeggeri che sono sopravvissuti e la provincia ha messo a disposizione numeri dedicati.
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